E’ un’altra impresa di Federica Pellegrini alle Olimpiadi di Tokyo 2020: questa notte la nuotatrice veneta ha raggiunto la sua quinta finale per i 200m stile libero a cinque cerchi, con cui pure dovrebbe chiudere una carriera così ricca di record e trionfi. La Divina pure sarà ancora in vasca solo nella notte italiana di mercoledi 28 luglio, alle ore 3.41 per provare a giocarsi per l’ennesima volta una medaglia: impresa quando mai complicata visti i tempi monstre delle avversarie, ma non possiamo mettere alcun limite a un’atleta che ne ha infranti così tanti. Anche se, dopo il covid 19 e una stagione complicatissima, Federica Pellegrini comincia a fare fatica: lo ha detto lei stessa e pure lo abbiamo visto in batterie e nella semifinale, dove al pelo ha strappato un pass per la gara per le medaglie di oggi per i 200m stile libero. Pure la Divina non può davvero rimproverasi nulla e solo gustarsi questi ultimi emozionanti attimi in vasca prima di appendere la cuffia al chiodo. Per parlare della finale dei 200m sl alle Olimpiadi di Tokyo 2020 con Federica Pellegrini e rivivere la sua eccezionale carriera abbiamo sentito Giorgio Lamberti, ex primatista del mondo: eccolo in questa intervista esclusiva a ilsussidiario.net.
Federica Pellegrini in finale se l’aspettava? E’ l’auspicio che avevamo tutti in modo che potesse concludere la carriera con un’altra impresa delle sue.
La quinta finale olimpica della storia nei 200 metri stile libero, proprio un impresa che solo la Divina poteva fare… Un grande risultato se si pensa che per la quinta volta ha raggiunto una finale olimpica, unica donna a averlo fatto nella storia delle Olimpiadi. E del resto la sua carriera da Atene a Tokyo è sempre stata piena di vittorie e ha confermato questa sua longevità atletica che l’ha portata ancora a questi livelli alla soglia dei 33 anni.
I 200 una specialità che lei conosce bene, campione del mondo a Perth nel 1991, primastista del mondo, per una specialità tra le più dure del nuoto… Sì la conosco bene ovviamente e devo ammettere che i 200 stile libero sono veramente duri, una prova di velocità doppia dove si nuota ad alto ritmo, dove si deve mantenere sempre un ritmo incredibile.
Qualè il segreto di questa sua carriera infinita piena di successi? Essersi allenata sempre seriamente, essere stata sempre una professionista, un atleta scrupolosa che si è sacrificata, ha dato tutto per il nuoto. Superando anche i momenti difficili che nella vita di un atleta possono capitare.
Federica tra i grandi di questo sport… Sì come Phelps, veramente una grande del nuoto.
A questo punto si può sognare anche una medaglia… Credo che la prima medaglia sia stata quella di conquistare questa finale olimpica. Del resto scendere sotto l’1’56, arrivare all 1’55, 1’54 mi sembra molto difficile. In questo caso Federica farebbe un autentica performance, il risultato addirittura migliore della sua carriera.
Titmus o Ledecky per l’oro? Punto sulla Titmus sulla nuotatrice australiana che mi sembra in una condizione di forma migliore. Dovrebbe nuotare molto rilassata, ha già vinto i 400 stile libero ed è in grado di centrare un altro successo. Dovrebbe avere ragione della Ledecky.
Qual è stato il successo più bello della carriera di Federica? Il successo più bello è l’oro ai Mondiali di Gwangju nel 2019, un successo che ha confermato tutto il valore di Federica che ha saputo tornare ancora ad altissimi livelli. Poi certo i Mondiali di Roma del 2009 rappresentano un altro momento fondamentale della carriera di Federica dove vinse i 200 e i 400 stile libero stabilendo in entrambe le specialità il record del mondo. Se si pensa che nei 400 stile libero scese sotto i 4 minuti. Se si pensa che il record dei 200 stile libero di 1’52”98 è ancora suo. Solo la Titmus gli è andata vicino ai trials australiani.
Pensa che sia stata il più grande atleta dello sport italiano? Fare paragoni è sempre difficile ma credo proprio che si possa mettere Federica tra i più grandi atleti dello sport italiano. Per una carriera piena di successi che ha saputo mantenere per vent’anni, grazie anche alla sua serietà di una professionista sempre concentrata sui suoi obiettivi, di atleta sempre concentrata a tutti i livelli.
Federica è stata anche punto di riferimento, di traino delle nuove generazioni, dei nuovi campioni italiani… E’ così le vittorie di Federica sono state da traino per tutti il nuoto italiano e attraverso i suoi successi sono stati tanti quelli che l’hanno seguita scegliendo il nuoto come sport. Tanti campioni italiani che hanno fatto di Federica un vero punto di riferimento.
Chi è la sua erede, magari Benedetta Pilato… Intanto Benedetta corre in una specialità diversa la rana, poi ha appena sedici anni non riempiamola di pressione. Ha già stabilito un record del mondo ma ha tutto il tempo per fare grandi cose. Lasciamogli tempo, lasciamola vivere…
Questa notte allora tutti svegli a guardare Federica, lo farà anche lei… E’ un orario molto difficile, ma credo che dovremo farlo, anche io mi sveglierò…
E se Federica in finale facesse il miracolo, andasse a medaglia… Difficile, quasi impossibile, ma se accadesse una cosa del genere, sarebbe troppo bello…
(Franco Vittadini)