Le Olimpiadi Tokyo 2020 sono state ufficialmente rinviate, e ovviamente è già iniziato il coro dei commenti. Tra questi spicca quello di Federica Pellegrini, una delle nostre grandi speranze in Giappone – come del resto sempre: la veneziana ha affidato ad una storia di Instagram il suo pensiero, e con ironia ha scritto che “c… devo nuotare un altro anno”. La nuotatrice infatti aveva già annunciato di voler smettere dopo le Olimpiadi: pensava, come lo pensavano tutti, di farlo il prossimo agosto e invece la data si protrae di un’altra stagione. Federica avrà dunque 33 anni quando finalmente dirà basta – decisione che aveva già preso in passato, ma dalla quale era rientrata – e chissà che a quell’età possa regalarci un’altra clamorosa gioia. Sembra dunque certo che la Pellegrini sarà a Tokyo, anche se i Giochi sono stati rinviati al 2021.



Federica Pellegrini sembra aver preso in modo sportivo il rinvio delle Olimpiadi Tokyo 2020: solo ieri l’avevamo vista inscenare un tuffo sul divano non potendolo fare in piscina – la nuotatrice aveva organizzato alcune dirette web dei suoi allenamenti, ma dopo averlo fatto per la prima volta è stata fortemente criticata e non ha più potuto continuare. Adesso, ha fatto sapere che “non posso smettere, è logico che avrei preferito gareggiare quest’anno” e che però la decisione è giusta, per l’epidemia di Coronavirus ancora decisamente attiva e perché gli atleti sarebbero arrivati impreparati a Tokyo. “Si tratta solo di riprogrammare tutto, speriamo che il fisico tenga botta almeno per un anno”. Per la Pellegrini, come lei stesso ha scritto, sembra dunque una barzelletta o uno scherzo del destino che non riesca a smettere di nuotare.



FEDERICA PELLEGRINI, LA STORIA ALLE OLIMPIADI

La storia di Federica Pellegrini alle Olimpiadi non è troppo esaltante: quella di Tokyo 2020 (ora 2021) sarà la sua quinta personale, e fin dalla prima veneziana aveva mostrato il suo straordinario livello vincendo l’argento nei 200, ancora sedicenne. Nel 2008 l’unica grande gioia, quel record del mondo (sempre 200) che in 1’54’’82 le era valso la medaglia d’oro. Resta appunto la sola vittoria a cinque cerchi della Pellegrini, che poi alle Olimpiadi non si è più ripetuta: i 400 li ha fatti solo a Pechino e Londra – quinta in entrambi i casi – sui 200 che sono diventati la sua specialità è arrivata quinta nel 2012, nella capitale inglese, mentre a Rio de Janeiro è stata quarta, beffata da Emma McKeon per 26 centesimi. Sembrava il canto del cigno, invece sono arrivati due ori mondiali consecutivi a Budapest e Gwangju a dirci che la più forte è ancora lei; almeno fino allo scorso anno, per sapere come andranno le cose a Tokyo dovremo aspettare un altro anno.

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