Di minacce ne ha ricevute tantissime Federica Sciarelli, storica conduttrice di “Chi l’ha visto” e giornalista d’inchiesta. Se uno fa il suo mestiere, dice alla trasmissione radiofonica “I Lunatici”, “non può avere paura delle minacce. Non ci siamo fatti mancare nulla. Mi sono occupata della Banda della Magliana, mi misero anche la scorta vigilata, ma non l’ho mai usata”. Anni di guida di una dei programmi più seguiti in Italia, volto e voce narrante che racconta casi di scomparsa, gialli, delitti e atrocità che accadono nel Bel Paese. In passato non avrebbe mai creduto di finire a fare la giornalista. “Ci sono capitata per caso perché ho fatto un concorso per l’avviamento alla carriera giornalistica in Rai, rivela. Da studente invece è stata sempre sui libri, anche se non ha mai saltato l’appuntamento con le manifestazioni. “Facevo copiare i miei compagni di classe”, confessa, “ho sempre aiutato allegramente”. Nonostante la fermezza con cui conduce i molteplici servizi di Rai 3, la Sciarelli si definisce una mamma più che apprensiva: “Quando fa tardi [il figlio, ndr] invece di pensare a lui che si diverte, penso a lui che ha avuto un problema con il motorino”. Forse ritrovarsi ad ereditare il testimone di Donatella Raffai, non è stato semplice per Federica. Almeno all’inizio, per via dell’esperienza maturata al telegiornale e una forte tendenza a parlare il più velocemente possibile. “Parlavo a mitraglia, venivo dal telegiornale, gli autori mi dicevano di andare più piano perché nessuno mi capiva”, racconta. Il risultato però è stato un successo, nonostante alcuni piccoli errori, come il fatto di attaccare il telefono al telespettatore. “Sentii in diretta gridare che non dovevo attaccare la cornetta”, dice riguardo al suo debutto a Chi l’ha visto. Senza considerare stalker e disturbatori di ogni genere, come tal Michele Caruso che, come ricorda TgCom24, le ha destinato un sonoro ‘vaffa’ con la scusa di avere delle informazioni su un caso di scomparsa. Non si tratta di un nome sconosciuto per la conduttrice, visto che nel periodo che va dal 2015 al 2017, l’uomo ha telefonato più volte in diretta, sempre con la stessa scusa. “Se continui a telefonare ti denuncio, la devi piantare, fatti curare”, ha detto all’epoca Federica, in una delle ultime incursioni telefoniche del molestatore.



Federica Sciarelli: da signora in giallo ai pazienti del Bambino Gesù

Una perfetta signora in giallo Federica Sciarelli, anche se ai suoi occhi la cittadina immaginaria di Cabot Cove, dove dimora il noto personaggio di Jessica Fletcher, è in realtà tutta l’Italia. E anche oltre, visto che in tanti anni di militanza a Chi l’ha visto, la conduttrice si è occupata anche di casi di levatura internazionale. Oggi, sabato 16 novembre 2019, Federica Sciarelli sarà alla guida della puntata speciale di “Dottori in corsia – Ospedale Pediatrico Bambino Gesù“. L’appuntamento è per la prima serata di Rai 3, una docu-serie che vedrà la presentatrice raccontare i casi più eclatanti dei baby pazienti della struttura ospedaliera. “Ha trascorso molti weekend in ospedale per approfondire le storie: si è generosamente dedicata alla serie”, ha detto Simona Ercolani durante la conferenza stampa. “Un percorso raccontato con grazia, equilibrio e sobrietà”, ha aggiunto inoltre la direttrice di Rai Fiction, Eleonora Andreatta. Per la Sciarelli lasciare lo studio del suo Chi l’ha visto è un po’ un sogno misto ad ambizione. Da anni si mormora infatti che voglia darci un taglio con il programma per volare verso altri lidi, anche per riuscire a riprendere fiato e riposarsi di più di quanto le accade ora. “Ho posto la condizione che le vicende finiscano bene, infatti nel finale si tira sempre un sospiro di sollievo”, ha riferito la conduttrice a Telesette riguardo a questa nuova esperienza. La Sciarelli consiglia inoltre di visitare il Presidio Ospedaliero romano per cambiare prospettiva, rimettere a posto i propri valori: “Si ridimensionerebbero molte cose e si capirebbero quali sono quelli importanti”.

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