FEDERICO CHIESA, DA “DODICESIMO” A EROE

Federico Chiesa è uno dei grandi protagonisti dell’Italia che ha vinto gli Europei 2020: lo abbiamo visto anche in Italia Inghilterra, la finale del torneo che ha definitivamente consacrato un ragazzo di 23 anni che, con grande semplicità, al termine della partita e nel pieno dei festeggiamenti ha preso il telefono e chiesto a Siri di chiamare la mamma. Sul campo, invece, Chiesa è stato devastante: partiamo proprio dalla finale perché di questa si parla soprattutto. A Wembley il numero 14 azzurro, per larghi tratti, ha tenuto in piedi la baracca: in svantaggio dopo due minuti di gara, l’Italia si è stretta intorno all’esterno della Juventus che di pura voglia, con giocate individuali che in quel momento erano necessarie per dare una scossa, ha dimostrato di poter andare da solo contro un’armata furente, galvanizzata e sospinta da un catino ribollente.



Lo si è visto già poco dopo il gol di Luke Shaw: presa palla, ha calciato da fuori e fatto la barba al palo alla sinistra di Pickford. Il portiere dell’Everton è poi stato decisivo nella ripresa: ancora sotto di un gol, l’Italia ha assistito ad un’azione di Chiesa che dalla sinistra si è accentrato, ha lasciato sul posto la difesa e tirato rasoterra sul palo lungo. Pickford probabilmente ha visto il pallone all’ultimo, ma è riuscito a metterci la mano e deviare. Anche grazie a quella scossa, l’Italia ha poi pareggiato e Chiesa, giustamente, è stato alla fine inserito nella Top 11 della Uefa per gli Europei 2020.



GLI EUROPEI 2020 DI FEDERICO CHIESA: LE TAPPE PRINCIPALI

Gli Europei 2020 di Federico Chiesa sono iniziati da riserva: Roberto Mancini gli ha preferito Domenico Berardi come esterno destro nel tridente, e le prestazioni contro Turchia e Galles hanno confermato la decisione, visto che Berardi è stato tra i migliori in campo. Chiesa lo abbiamo visto a partita in corso, e poi titolare contro il Galles quando Mancini ha praticato un ampio turnover; tornato ad accomodarsi in panchina per gli ottavi, il suo Europeo è idealmente iniziato lì: suo il gol che ai tempi supplementari ci ha portato in vantaggio contro l’Austria, controllo e scavetto con il destro e botta immediata di mancino, sul palo lungo alla destra del portiere. A quel punto, il nostro CT ha deciso: Chiesa titolare anche contro il Belgio, e poi ancora in semifinale. Contro la Spagna è arrivata la consacrazione: imbucata di Insigne per Immobile, recupero della difesa, Chiesa ha seguito l’azione e come un falco si avventa sul possesso, palla sul destro e conclusione forte e precisa sul palo lontano. Unai Simon immobile: Italia in vantaggio. In generale poi il calciatore della Juventus ha disputato degli Europei 2020 favolosi per voglia, grinta, qualità; di lui ha già parlato in toni entusiastici Julian Nagelsmann, nuovo allenatore del Bayern Monaco (“Sono pazzo di lui” ha detto), la Juventus dovrà stare attenta a non farselo soffiare mentre l’Italia se lo gode, chissà per quanti anni ancora.

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