Federico Dossena, noto manager milanese, è morto durante una escursione in Val Rendena. Era uscito in mattinata, come ricostruito da Repubblica, insieme alla sua cagnolina, Kelly. Al suo fianco c’era soltanto lei quando ha avvertito un malore e si è accasciato. Alcune ore dopo degli altri escursionisti lo hanno avvisato, immobile sul sentiero, e hanno chiamato il 112. All’arrivo dei soccorritori tuttavia non c’era ormai nulla da fare.



La sua fedele amica a quattro zampe, una meticcia di media taglia, ha fatto da scudo al suo corpo quando si sono avvicinati gli estranei. È per questo motivo che è stato necessario l’intervento di un veterinario, che l’ha sedata con una iniezione, per avvicinarsi al cinquantasettenne. I medici non hanno a quel punto potuto fare altro che costatarne il decesso. Le cause della morte sono ancora da accertare con precisione.



Federico Dossena è morto in un’escursione: il cane lo veglia per ore, chi era

Federico Dossena, l’uomo morto durante un’escursione Val Rendena, era molto conosciuto nella zona. Nato a Milano, si era da poco trasferito Polpenazze del Garda, in provincia di Brescia, dove viveva con sua moglie Paola. “Federico, la mia Vita. Metà del mio cuore è volato via col tuo. Amore per sempre”, ha scritto quest’ultima sui social network. Tanti anche i messaggi da parte di amici e colleghi. Il cinquantasettenne era direttore generale della società Ecopneus e aveva alle spalle una lunga carriera internazionale. Aveva lavorato anche per il Gruppo Mondadori.



“La sua scomparsa ha colto tutti come un fulmine nel cielo sereno di questa fine di estate e di ferie, che per Federico Dossena è stata anche un’estate di lavoro: ha trascorso la seconda settimana di agosto in Australia, per una serie di incontri con i massimi rappresentanti istituzionali. Dal 1° luglio 2021 è stato Direttore Generale di Ecopneus, ne ha saputo raccogliere l’autorevolezza, l’esperienza ed ha cominciato a costruirne il futuro, in anni anche difficili per il settore. Ha saputo entrare in questo mondo, nuovo per lui che amava ricordare che veniva ‘dal mondo della carta’, lavorando sodo, motivando e coinvolgendo tutta la struttura, di cui ha sempre riconosciuto il grande valore e dedizione”, questa la nota dell’azienda.