Federico Fashion Style è il parrucchiere più famoso d’Italia. Dopo i capelli, spazio anche per la musica, così come si legge tra le pagine di Spy. Dal 7 gennaio parte anche la terza edizione de Il salone delle meraviglie, in onda su Real Time. Per l’occasione, si è messo in gioco con una canzone ispirata al suo salone di Anzio e ai suoi dieci anni di carriera, utilizzandola come sigla del suo programma. “Chi l’ha già ascoltata dice che potrebbe diventare un hit. Sia chiaro: non avevo mai cantato prima d’ora in vita mia e non so neppure cantare bene. ma mi piace mettermi in gioco”. assicura lui “Non sono gay, e allora? Non devo dare spiegazioni. Da questa nuova stagione dovete aspettarvi nuove clienti che si racconteranno con dettagli a volte anche piccanti e inaspettati: d’altronde, il parrucchiere è il miglior confidente per ogni donna. E poi ci saranno delle nuove tecniche. Dopo quella con i palloncini, quest’anno lancio la schiaritura con l’ananas. Come funziona? Metto il ciuffo dell’ananas in testa alle clienti, e poi con un cocktail di succo di ananas rendo lucidità e morbidezza al capello”.
Federico Fashion Style, le sue tecniche un vero must
Le sue tecniche sono diventate un must. “Non amo essere uguale agli altri, preferisco personalizzare il mio lavoro con tecniche inaspettate o insolite. Nessuno si aspetterebbe di farsi schiarire i capelli con un ananas, non crede?”, commenta ancora Federico Fashion Style. Poi precisa: “Ci tengo a ribadire che non sono “mosse” inventate ad hoc per la televisione: io le faccio veramente anche nel mio salone”. Per farsi un taglio nel suo negozio bisogna prenotare almeno un mese e mezzo prima. Le liste sono stracolme: “Ci tengo alle mie clienti, la televisione non ha cambiato il mio modo di lavorare: pensi che faccio ancora personalmente lo shampoo. I prezzi non sono aumentati. Ultimamente alcuni esponenti del web mi hanno accusato di avere dei prezzi troppo alti. Ma pensi che nel Salone di Anzio una piega costa ancora 12 euro. Il prezzo sale a 30 euro a Milano. Chi critica deve capire che il prezzo è calibrato sulle richieste che vengono fatte. Se vai al supermercato un etto di mortadella ti costa due euro, ma se prendi anche altre cose più costose è ovvio che il prezzo salga”.