Federico Pizzarotti

non usa troppi giri di parole sul mea culpa di Luigi Di Maio dopo l’assoluzione di Simone Uggetti. Il sindaco di Parma, ex volto di spicco del Movimento 5 Stelle, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Huffington Post ha commentato l’annuncio del ministro degli Esteri («mai più gogna sulle inchieste giudiziarie», ndr), evidenziando senza mezzi termini che il M5s vuole «ritrovare una verginità politica dopo anni di estremismo».



Federico Pizzarotti ha spiegato che le parole di Luigi Di Maio hanno reso evidente che gli atteggiamenti del M5s erano tutti studiati in chiave elettorale per screditare gli avversari e non per ideologia: «Come quando è stato detto che il Pd era il Partito di Bibbiano ma poi si sono alleati il giorno dopo. Se il tema fosse stato ideologico invece non lo si sarebbe potuto archiviare nel giro di mezza giornata come ha fatto oggi Di Maio».



FEDERICO PIZZAROTTI: “M5S VUOLE RITROVARE VERGINITÀ POLITICA”

Ciò che ha detto Luigi Di Maio è ciò che sostiene da sempre Federico Pizzarotti e ieri è caduto l’ultimo tabù. Il sindaco di Parma ne sa qualcosa di gogna mediatica, considerando le sei indagini che lo hanno chiamato in causa da primo cittadino di Parma, senza mai arrivare a dibattimento. «Quando ho ricevuto il primo avviso di garanzia nel 2016 sono rimasto sospeso in un limbo dove nessuno mi ha più risposto, nominato, chiamato o considerato finché sono uscito dal Movimento – le parole di Federico Pizzarotti – E pensare che la Procura ha archiviato prima ancora che M5S si degnasse di rispondere», ha spiegato il fondatore di Italia in Comune ad Huffington Post.