Federico Rampini, editorialista del “Corriere della Sera”, è intervenuto in qualità di ospite ai microfoni della trasmissione Mediaset “Mattino Cinque”, andata in onda quest’oggi, martedì 15 marzo 2022. Inevitabilmente, considerata la sua profonda conoscenza circa le dinamiche legate alla geopolitica e ai Paesi esteri, gli è stato domandato di analizzare gli esiti del vertice Cina-Usa tenutosi a Roma: “È stato importantissimo ma inconclusivo, non ci sono risultati – ha rivelato il giornalista –. Abbiamo a che fare con due superpotenze che hanno interessi divergenti. Sono stati gli americani a volere questo vertice, preparato con una mossa dell’intelligence americana che ha soffiato una notizia clamorosa al Financial Times e ad altri quotidiani a stelle e strisce, secondo cui Putin starebbe addirittura chiedendo aiuti militari alla Cina. Se così fosse sarebbe appunto una news clamorosa, perché la Russia possiede una delle più grandi industrie belliche del mondo”.



La Cina, dal canto suo, si trova “in una serie di contraddizioni e di ambiguità – ha spiegato Federico Rampini -. Non ha alcun interesse a uscire da questa situazione. È la più grande superpotenza commerciale del pianeta come esportatrice di prodotti e come investitore finanziario. Ha superato persino gli USA. L’economia globale sta subendo uno choc tremendo dalla  guerra e la Cina vuole tenerla in piedi. Tuttavia, è sottilmente felice per il fatto che il conflitto stia distogliendo l’Occidente e soprattutto gli USA dalla sfida con lei, che è prima di tutto economica, tecnologica, finanziaria, valutaria e militare. La Cina continua a riarmarsi: l’aumento del budget per la difesa cinese è formidabile e un giorno potrebbe usare questi muscoli militari per invadere Taiwan”.



FEDERICO RAMPINI: “NON POSSIAMO DARE L’AUT AUT ALLA CINA”

Sempre a “Mattino Cinque”, Federico Rampini ha aggiunto che noi occidentali, inclusi noi italiani “in questo momento non possiamo permetterci di porre la Cina di fronte a un aut aut categorico a livello di scambi. Il 2021 si è chiuso con il record assoluto nella storia dell’attivo commerciale cinese verso il resto del mondo, quindi verso l’Occidente soprattutto. Abbiamo bisogno del made in China, non riusciamo a farne a meno”.

Non va altresì scordato, ha concluso Federico Rampini che “ogni volta che gli americani hanno detto ai cinesi di dissociarsi da Putin, Xi Jinping si è rifiutato di farlo. Tutte le volte che parla dell’Ucraina, Xi sostiene che la guerra è colpa dell’Occidente, che ha allargato la NATO, ed evidenzia che gli USA hanno una mentalità da guerra fredda”.