Federmacchine continua a scommettere sui giovani. Lo dimostra l’incontro “Giovani protagonisti con il Machinery Made in Italy” che ha coinvolto oltre 150 studenti delle scuole secondarie superiori e degli Istituti tecnici superiori (ITS). La federazione italiana dell’industria del bene strumentale ha organizzato una giornata per mostrare le prerogative di un settore nel quale prevale la spiccata componente tecnologica della sua produzione. L’incontro, che si è tenuto a Cinisello Balsamo, alle porte di Milano, presso la sede di Federmacchine, rientra nell’agenda di eventi che sono stati programmati per la Giornata Nazionale del Made in Italy lanciata dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy. L’obiettivo era quello di esporre ai ragazzi quali sono le occasioni che offrono le aziende italiane che si occupano della produzione di articoli d’eccellenza.
Per Bruno Bettelli, presidente della federazione, è stata anche un’opportunità per rimarcare come in Italia gli imprenditori di questo settore faticano a trovare personale formato da inserire nelle aziende, nonostante ci sia un problema di disoccupazione giovanile. Questa è una delle ragioni per cui è stato organizzato questo incontro, trasmesso peraltro in diretta video streaming sul canale YouTube di Federmacchine. Gli inviti sono stati «mirati», infatti sono stati mandati a otto scuole che hanno percorsi e indirizzi formativi diversi tra loro. «Il nostro è infatti un mondo molto eterogeneo e che, nell’attività di recruitment, è necessariamente orientato alla ricerca di profili con competenze multidisciplinari», ha sottolineato Bettelli. Infatti, tra le scuole coinvolte ci sono licei, istituti tecnici, ITS con vari indirizzi (dalla meccanica alla meccatronica, passando per la tecnologia industriale, l’aerospace, moda e design).
QUALI SONO LE SCUOLE COINVOLTE DA FEDERMACCHINE
Le scuole che hanno accettato l’invito di Federmacchine sono Andrea Ponti di Gallarate (VA), ITS Lombardia Meccatronica di Sesto San Giovanni (MI), ITS Lombardia Meccatronica di Lecco, ITS Luigi Casale di Vigevano (PV), Liceo Omodeo di Mortara (PV), Istituto Marcello Candia di Seregno (MB), ITS Angelo Rizzoli di Milano, e Aslam di Samarate (VA). Gli oltre 150 studenti coinvolti hanno avuto modo di assistere agli interventi di Alessandro Zucchi e Samuele Ferraro dell’azienda FERRARO spa di Lonate Pozzolo che si occupa di macchine per l’industria tessile; Carlo Galli e Gabriele Moretti dell’azienda GALLI spa di Vigevano che produce macchine per pelletteria.
Sono state condotte interviste doppie con imprenditori e collaboratori per un confronto diretto e immediato sulle “missioni” prefissate, le richieste e aspettative riguardanti le loro attività. Presente anche il psicopedagogista Samuele Robbioni, che è formatore e consulente in psicologia sportiva, il quale ha fornito il suo contributo per approfondire i temi affrontati nelle interviste. In questo caso il confronto ha riguardato le aspirazioni e i valori che avvicinando il mondo del lavoro a quello sportivo, che è più vicino alle esperienze dei giovani.
IL “PESO” DELLE FABBRICHE SULL’ECONOMIA
All’incontro “Giovani protagonisti con il Machinery Made in Italy” era presente anche Laura Fasano, una giovane influencer esperta di tecnologia, la cui esperienza è stata utile per abbattere alcuni stereotipi che riguardano il mondo delle fabbriche. Un contributo importante se teniamo conto del fatto che l’industria del bene strumentale è vitale non solo per l’export, ma per il suo “indotto”. Conta, infatti, oltre 5mila imprese, coinvolge 211mila dipendenti e produce un fatturato che nel 2023 è arrivato a una quota record, cioè 57 miliardi di euro. Per quanto riguarda l’estero, l’anno scorso è stato raggiunto il valore di 39,5 miliardi, una somma che rappresenta il 70% del fatturato.
Numeri che mostrano in maniera palese l’importanza di questo settore per l’economia italiana e che aiutano anche a comprendere quanto siano importante le nuove professionalità a esso legate. Dunque, la preparazione dei giovani chiamati a usare macchinari innovativi è fondamentale. Ne hanno avuto un assaggio grazie alla realtà virtuale. Infatti, la giornata si è conclusa con una sessione interattiva. Gli studenti hanno avuto la possibilità di “muoversi” in una fabbrica e di prendere confidenza con le tecnologie grazie a un software che li ha immersi nella realtà virtuale.