Fedez, il noto rapper e marito di Chiara Ferragni è stato rinviato a giudizio e dovrà affrontare un processo a Livorno con l’accusa di diffamazione. Il procuratore livornese, Giuseppe Rizzo, ha firmato il decreto di citazione diretta a giudizio nei confronti di Fedez che è chiamato a comparire in tribunale il prossimo 5 dicembre in occasione della data nella quale è stata fissata la prima udienza del processo. Come spiega Il Fatto Quotidiano nell’edizione online, al centro delle accuse ci sarebbero una serie di frasi che il rapper avrebbe scritto sul social Instagram indirizzate proprio a Chiara Giannini, autrice del libro-intervista a Matteo Salvini dal titolo “Io sono Matteo Salvini” ed edito dalla casa editrice vicina a Casapound, Altaforte. Proprio il libro era finito al centro delle polemiche per via della sua presenza al Salone del Libro di Torino.
FEDEZ A PROCESSO PER DIFFAMAZIONE
Secondo quanto riportato dall’atto di citazione a giudizio, l’accusa nei confronti di Fedez è in particolare quella di aver definito la scrittrice “giornalaia”. A Chiara Giannini, Fedez indirizzò la frase “giornalista di Libero, dall’inviato di guerra ai finti scoop da Novella 2000 su di me. Brutta fine eh?”. Non solo; secondo quanto riportato dal pubblico ministero, inoltre, il rapper accusò la Giannini “di aver pubblicato un articolo completamente fasullo su di lui, affermando che in seguito alle contestazioni ella si sarebbe cancellata dai social network non avendo argomentazioni e facendosi difendere da Salvini”. Lei aveva replicato: “Livoroso il pischello. Mi ha chiamata giornalaia. Quasi quasi lo porto a fare un giretto con me in Afghanistan. Male non gli fa sicuro”. Ora la faccenda si sposta dai social all’aula di un tribunale in quel di Livorno dove il prossimo 5 dicembre andrà in scena la prima udienza.