“SONO NULLATENENTE”: ESPOSTO GDF DOPO LE DICHIARAZIONI DI FEDEZ DAVANTI AL GIUDICE NEL 2020

Rischia di aprirsi un nuovo “caso” attorno a Fedez, il rapper al secolo Federico Lucia, dopo alcune dichiarazioni rese davanti al giudice nel 2020 e oggi riportate da “La Repubblica”: all’interno di un procedimento per diffamazione con protagonista l’associazione a tutela dei consumatori Codacons (“nemici giurati” del marito di Chiara Ferragni, ndr), Fedez avrebbe detto di essere “tecnicamente nullatenente”. L’inchiesta di 4 anni fa aveva origine dalla denuncia di Lucia contro il Codacons per una presunta pubblicità ingannevole sul loro portale online, relativa al Coronavirus: come spiega l’ANSA, il prossimo 1 maggio il cantante sarà chiamato in aula per deporre in merito dopo la contro-accusa di calunnia mossa dal Codacons contro di lui.



Intanto però “Rep” pubblica alcune dichiarazioni rese sui propri beni davanti al procuratore in un udienza celebrata in via telematica del 2020 poiché in piena pandemia Covid: in quell’occasione l’audio non perfetto fa chiedere il giudice più volte a Fedez di scandire bene il contenuto della sua affermazione che risulta poi chiaro, «Beni mobili o beni immobili registrati? Nullatenente direi», sottolineando poi come «tutto è intestato alle mie società». Tali dichiarazioni fanno saltare sul piede di guerra il Codacons, spiega “Open.online” che presenta in queste ore un esposto alla Guardia di Finanza: «Negli ultimi cinque anni si sono succedute numerose operazioni straordinarie che hanno portato il gruppo ad assumere assetti sempre diversi. Ulteriori e specifiche considerazioni possono essere svolte valutando la tipologia di operazioni straordinarie poste in essere».



LA PRECISAZIONE DI FEDEZ: “QUELLA DICHIARAZIONE DECONTESTUALIZZATA”. COSA SUCCEDE ORA

È però lo stesso Fedez ad intervenire, sempre con “La Repubblica” a commento di quanto emerso in queste ore sulle sue dichiarazioni riguardo l’essere “nullatenente” nel 2020: «durante un processo mi è stata posta una domanda dal giudice circa quali beni mobili e immobili siano a me intestati», spiega il rapper e marito di Chiara Ferragni. Fedez sottolinea di aver detto l’esatta verità in quanto «non ho intestato nulla a nome mio e dunque sono tecnicamente nullatenente perché è tutto intestato alle società della mia famiglia, come avviene per molti imprenditori e imprenditrici di questo paese».



Fedez conclude dicendo che se per caso avesse detto il contrario in sede di udienza, «avrei mentito davanti a un giudice compiendo un reato»: così la risposta netta del cantante all’esposto del Codacons che citava la sua udienza a Milano nel 2020 nel processo per diffamazione. Secondo l’esposto però, la situazione merita comunque «un’analisi più ampia al fine di cogliere  le ragioni strategiche sottostanti che, ancorché potenzialmente lecite, possono talvolta travalicare e deviare in una forma di ‘potere occulto e trasversale’ la cui conoscenza non può rimanere estranea all’attività istituzionale del Corpo». Nella denuncia, il Codacons pubblica diversi documenti circa le presunte proprietà di Fedez e i vari cambi di società avvenuti tra il 2022 e il 2024, concludendo come «il Gruppo è saldamente in mano alla società Zedef che fa capo alla famiglia di origine di Fedez e cioè oltre a lui stesso, alla madre e al padre che rivestono anche le cariche societarie chiave nella società stessa». Spetterà ora alla procura e alla GdF verificare se le posizioni del Codacons siano effettivamente realistiche o se invece la dichiarazione di Fedez sia corretta.