Fedez, Orietta Berti e Achille Lauro, al momento non sono nel mirino dell’Antitrust per quanto concerne il videoclip di “Mille”, la loro hit estiva che sta spopolando in tutte le radio e su qualsiasi piattaforma musicale. La conferma è giunta proprio dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, che ha inteso rilasciare e diramare una nota ufficiale per mettere a tacere la notizia del presunto avvio di un’istruttoria relativa al video musicale del brano, nel quale si cita esplicitamente la Coca-Cola, con annesse inquadrature del prodotto.



“In merito al tale indiscrezione, riportata da alcune testate giornalistiche, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato comunica che al momento non è stato avviato nessun procedimento istruttorio”, si legge nel testo. Dunque, si tratta di una vera e propria smentita nei confronti del Codacons (in guerra da tempo immemore con il rapper marito di Chiara Ferragni, ndr), che soltanto poche ore fa aveva contribuito alla diffusione della notizia, rivelatasi però infondata.



FEDEZ, “MILLE” NON È NEL MIRINO DELL’ANTITRUST: IL CODACONS HA DICHIARATO CHE…

A proposito della presunta pubblicità occulta nel videoclip di “Mille”, tormentone estivo cantato da Fedez, Orietta Berti e Achille Lauro, il Codacons aveva pubblicato una nota lo scorso 4 settembre: “Oggi si apprende che l’Antitrust avrebbe puntato il proprio faro sul videoclip di Fedez (feat. Achille Lauro e Orietta Berti), aprendo una apposta pratica volta ad accertare la violazione delle disposizioni in materia di pubblicità occulta”, si leggeva nel documento.



In tal senso, “l’Autorità avrebbe inviato delle precise richieste di informazioni ai soggetti interessati, che ora dovranno rispondere delle accuse mosse dalla Autorità”. Eventualità, almeno per questo momento, sicuramente scongiurata, visto e considerato che nessuna pratica è stata avviata nei confronti degli artisti. Fino ad oggi, pertanto, “Mille”, brano re dell’estate 2021, non avrebbe violato alcuna norma, nonostante la denuncia mossa pubblicamente dal Codacons nei confronti dei suoi interpreti.