Fedez è finito ancora una volta al centro delle polemiche. L’argomento del contendere riguarda il caso delle presunte mance “negate”. La deputata Giuditta Pini infatti, ha attaccato il rapper e la moglie Chiara Ferragni per la condivisione di un post con tanto di fotomontaggio. “Prendete in giro i lavoratori!”, sbotta. Federico Lucia non ci sta e replica, generando la nuova polemica social. “Ci sono dei momenti in cui il buonsenso dovrebbe bussare e dirti di fermarti”. Con queste parole comincia il post che ha condiviso su Facebook la Pini, deputato modenese del Pd. Il riferimento è per Fedez e lo scatto che ha condiviso nei suoi profili ufficiali sul web. La fotografia incriminata raffigura il cantautore insieme alla moglie in costume, in posa in bicicletta dopo una intera giornata passata al mare. Tutti e due, portano sulle spalle il famoso zaino “Deliveroo”, quelli molto grandi per intenderci, utilizzati dai rider per consegnare il cibo a domicilio.
Fedez, botta e risposta con la deputata del PD
Naturalmente l’immagine postata da Federico e Chiara è stata creata per merito di Photoshop ed è ben lontana dalla realtà. Proprio alcuni giorni fa, la pagina di “Deliverance Milano” ha postato la blacklist dei personaggi famosi che non lascerebbero la mancia. Nella classifica di coloro che non avrebbero un buon rapporto con le mance, ci sarebbero proprio Fedez e Chiara Ferragni. La coppia però, in maniera anticipata si è difesa parlando di “notizia infondata”. La deputata però, leggendo in quello scatto condiviso una sonora provocazione, ha attaccato il “cantante milionario che va in vacanza in un resort da 4000 euro a notte con la moglie influencer e non trova niente di meglio da fare che prendere in giro i rider…gente che lavora per 2 euro a consegna, senza assicurazione e senza tutele”. Immediata la replica del buon Federico Lucia. “Mi chiedo dove lei possa aver intuito che in questo Meme ci stiamo prendendo gioco dei lavoratori? E’ un meme che non è stato creato da noi (…) le ricordo che faccio un lavoro onesto, ho un’azienda con 11 dipendenti con famiglie a cui garantisco diritti e stipendi più che dignitosi. Faccio impresa da 5 anni e sono partito da zero. E pago le mie tasse con piacere…”.