Le polemiche su Fedez e la disabilità

Fedez è finito recentemente al centro di numerose polemiche, sia sui social network che sulle pagine di numerose testate italiane. In particolare, ad aver offeso le persone, questa volta, sono state alcune sue affermazioni pronunciate durante una puntata del suo podcast “Muschio Selvaggio”. La puntata in questione vedeva come ospite il tiktoker Emanuel Stoica, affetto da Sma (ovvero l’atrofia muscolare spinale), per parlare della disabilità.



Tuttavia, sembra che il tema della disabilità sia stato affrontato in modo particolarmente “superficiale e per luoghi comuni”, come ha sottolineato in un suo articolo su Repubblica l’attivista disabile Mattia Abbate, che si batte affinché si tratti con maggiore rigore e serietà la disabilità, pur ritenendo anche che “si può usare un poco di ironia, ma sempre con garbo e intelligenza”. “L’idea che ha orientato il dibattito”, spiega l’attivista, “è che si può fare ironia sulla disabilità ma, a mio parare, un conto è ironizzare, un altro è ridicolizzare e banalizzare. Inoltre, un conto è parlare a titolo personale, un altro è farsi portavoce anche di altri”, sottolineando che anche la posizione del tiktoker non fosse delle migliori per le sue affermazioni.



Fedez: “I disabili? Sono fortunati”

A finire nel centro delle polemiche sono state, insomma, parecchie “battute” pronunciate sia da Fedez che dal tiktoker Emanuel Stoica, riportate e smentite passo passo dall’attivista Mattia Abbate. “Ha detto: ‘Uno che non è bravo in matematica è diversamente abile‘”, inizia a spiegare l’attivista, “non andare bene in una materia non è assolutamente paragonabile a una disabilità provocata da una patologia invalidante”. Un’altra affermazione smentita diel cantante è stata: “Possiamo dire che le persone disabili si dividono in due categorie: quelli fortunati che hanno accettato la malattia e quelli inc**, a volte giustamente, che non accettano la malattia”. “Io credo”, spiega Abbate, “che sia molto pericoloso categorizzare le persone, perché è troppo riduttivo e superficiale“.



Fedez e il Stoica, sottolinea ancora Abbate, avrebbero poi detto che “non conviene lavorare, ma è meglio vivere di sussidi (..) non è proprio così. Io, ad esempio, con l’accompagnamento e la pensione di invalidità prendo circa 1.200 euro al mese. Per poter vivere una vita indipendente ci vorrebbero più di 3.000 euro al mese per pagare gli assistenti personali, ai quali vanno aggiunte altre spese (..) si arriva facilmente a più di 5.000 euro”. Fedez a questo punto avrebbe ironizzato dicendo: “La fortuna disabile“, mentre Abbate sottolinea che “avere una patologia non è assolutamente una fortuna, sicuramente è possibile vivere serenamente, ma questo è un altro discorso”.

L’attivista: “Istigano la violenza contro le donne”

Una frase pronunciata durante il podcast di Fedez, però, avrebbe colpito particolarmente l’attivista Abbate. Il tema era quello delle assistenti sessuali (“una sorta di sessuologo-psicologo che deve guidare le persone disabili a gestire le proprie pulsioni e ad avere una sessualità più equilibrata” spiega Abbate), definite da Stoica “escort gratuita pagata dallo Stato”. “Fedez ha aggiunto”, scrive l’attivista su Repubblica, “che ‘Le donne disabili vogliono essere s***e‘. Ma (..) Emanuel [ha] toccato il fondo: ‘Almeno ad una donna disabile non devi dirle di stare ferma‘. Pronunciare queste affermazioni è sottintendere che con donne disabili è più facile avere rapporti consenzienti, istigando in qualche modo atti di violenza verso donne disabili”. “Mi disturba vedere personaggi famosi che si mettono a parlare di disabilità senza neanche sapere cosa dicono e senza verificare le loro affermazioni”, conclude.