Si è conclusa senza alcun esito l’inchiesta riguardante il finto amplesso andato in scena fra Fedez e Rosa Chemical al teatro Ariston durante l’ultimo festival di Sanremo. Dopo le accese polemiche, soprattutto da una certa parte della politica, per la performance dei due cantanti, coronata poi con bacio, l’inchiesta è stata archiviata: non vi sono stati atti osceni in luogo pubblico. Lo show, andato in onda alle ore 22:50 dell’ultima puntata della kermesse musicale condotta da Amadeus, Gianni Morandi, e quella sera da Chiara Ferragni, moglie proprio di Fedez, non era probabilmente previsto, ma fatto sta che ha fatto andare sulle furie alcune telespettatori.



Sono così arrivati una serie di esposti al pubblico ministero di Imperia Barbara Bresci, che ne ha comunque chiesto l’archiviazione, ritenendo che l’accaduto non ha offeso «il senso comune del pudore» ed aveva «finalità di puro spettacolo». Stessa situazione in casa Agicom, che ha deciso di archiviare l’inchiesta in quanto la scena era «abbondantemente al di fuori della fascia oraria protetta», che va dalle 16 alle 19, e perché «il registro creativo e la tonalità emotiva» del contesto sono «idonei a stemperarne le criticità» impedendo che «assuma contorni morbosi o scivoli in una volgarità fine a sé stessa».



FEDEZ E ROSA CHEMICAL, ARCHIVIATA INCHIESTA: STESSO PROCEDIMENTO DELL’AGICOM

L’autorità ha sottolineato anche come la stessa canzone di Rosa Chemical sia un brano che veicola amore e sesso «in una ottica di libertà» come avviene in «numerose performance artistiche» con «allusioni sessuali». Si tratta quindi di un’esibizione che va ricondotta «nel diritto di espressione artistica quale corollario della libertà di manifestazione del pensiero».

Infine il commento dei legali di Fedez, che hanno fatto sapere che le immagini apparse in tv non possono essere considerate «una volgarità fine a sé stessa» contraria al comune senso del pudore in quanto tale concetto si è evoluto nel tempo e oggi un adolescente trova online canzoni e video sessualmente spinte.