Fedez e Sfera Ebbasta assenti al processo bis per la strage di Corinaldo. Erano attesi venerdì 24 febbraio al tribunale di Ancona, dove dovevano essere ascoltati come testimoni. Nessuno dei due si è presentato, entrambi per legittimo impedimento. L’appuntamento in aula per ora è rinviato, quindi il tribunale fisserà un’altra data utile per ascoltarli, anche perché i pubblici ministeri Paolo Gubinelli e Valentina Bavai e le parti civili non vogliono rinunciare. Fedez ha fatto sapere che il legittimo impedimento è dovuto ad un impegno lavorativo: infatti, è impegnato nella realizzazione di una campagna pubblicitaria per una grande società (uno spot pubblicitario per McDonald’s).



D’altra parte, ha confermato la sua disponibilità ad andare ad Ancona la prossima settimana. Invece, Sfera Abbasta ha fatto sapere di essere impegnato nella registrazione di un videoclip con la cantante Bia. Come riportato dal Resto del Carlino e dal Corriere Adriatico, molti genitori delle vittime della Lanterna Azzurra hanno stigmatizzato le assenze. Pare che tra i corridoi del tribunale qualcuno abbiano mormorato: «Sono insensibili».



STRAGE DI CORINALDO, GENITORI VITTIME “NON SONO SENSIBILI”

Fedez e Sfera Ebbasta sono chiamati a riferire sugli accordi presi dai loro manager per esibirsi, sulla gestione della Lanterna Azzurra per eventi così grandi, sul rapporto tra biglietti da vendere e il compenso da ricevere. Fedez si era esibito alla Lanterna Azzurra il 27 febbraio del 2016. Sfera Ebbasta doveva arrivare la sera della strage di Corinaldo ma non ha mai messo piede sul palco a causa dei fatti poi sopraggiunti. C’è delusione tra i familiari delle vittime, perché hanno visto quella assenza come una mancanza di rispetto nei confronti di chi non c’è più. «Da certi artisti mi rendo conto che non si può pretendere che si prendano un impegno. Non sono sensibili dal punto di vista umano. Venire sarebbe stato un gesto di vicinanza, soprattutto da parte di Sfera», ha dichiarato Fazio Fabini, papà di Emma, 14enne di Senigallia tra i morti di Corinaldo. Per il papà di Mattia Orlandi, 15enne di Frontone anche lui tra le sei vittime della discoteca, la presenza di Fedez e Sfera Ebbasta «sarebbe stato un segno di rispetto visto che per mestiere loro si rivolgono ad un sacco di giovani».

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