Fedez, nome d’arte di Federico Leonardo Lucia, è stato ospitato a Domenica In da Mara Venier, con la quale ha parlato di se stesso e dei suoi problemi di salute. Sostiene subito di stare “bene, ho un po’ di acciacchini ma sto bene. L’ultima volta mi è presa abbastanza paura. La mattina avevo un volo per Los Angeles e fortunatamente ho avuto dei sintomi nella notte, perché se mi fosse venuta l’emorragia interna sull’aereo ci sarei morto“.
“Ho avuto due ulcere che mi hanno fatto perdere la metà del sangue che avevo in corpo”, racconta Fedez, “e si sono accorti che avevo anche un principio ischemico allo stomaco che era un’altra cosa abbastanza grave. Ancora oggi la paura è tanta, ho 34 anni e ne ho già viste un po’, il mio fisico reagisce a cose abbastanza invasive ma si tende a sottovalutare la mente”. A causa dei suoi problemi di salute, infatti, spiega Fedez, “mi sono trovato a fare i conti con la possibilità di morire e affrontare questa cosa in modo così precoce non è sano, è traumatico e anche dopo aver curato la malattia questo si è portato dietro degli strascichi. Avevo questa volontà di fare indigestione della vita per non perdermi nulla, e fortunatamente ci sono stati questi farmaci che mi hanno aiutato”.
Fedez: “A causa dei farmaci sono andato in depressione”
Tuttavia, Fedez sottolinea anche che “la prima esperienza con i farmaci è stata abbastanza brutta perché ne prendevo 7 categorie differenti e sono arrivato ad avere un attacco ipomaniacale, per cui non dormi, sei agitato, non sei lucido e fai cose strambe. Io ne ho fatte molte e ho messo a rischio sia la stabilità della mia famiglia che quella della mia salute. Poi c’è stato il percorso molto difficile per uscirne, non tanto per la dipendenza fisica in sé”.
“Dopo Sanremo”, racconta con alcune difficoltà Fedez, “in cui ero nel culmine della mia poca lucidità, la mia bocca smise di funzionare, avevo dei tic nervosi e non riuscivo a parlare. Stoppo immediatamente tutti i farmaci, senza scalare, e ho avuto l’effetto Rebound che è stato bruttino perché avevo crampi alle gambe, sudori freddi, disorientamento. Ma la parte difficile è arrivata dopo quando senza farmaci sono caduto in una depressione profonda e ci ho messo un po’ per risalire la china. Ho pensato al suicidio”, ammette Fedez, “ma se sono ancora qua è per la mia famiglia, perché a volte il dolore è talmente forte che pensi anche ai gesti estremi per porvi fine, ma hai delle responsabilità e pensare di arrecare un danno così forte alle persone a cui tieni di più è una cosa che ti frena”.
Il rapporto tra Chiara Ferragni e Fedez
“Quando ho iniziato a fare il rapper”, racconta Fedez parlando della sua carriera, “la mia motivazione era che avevo bisogno di amici perché ero molto introverso e solitario. La cosa che più mi è mancata in questo periodo sono i concerti, perché la pandemia ci ha stoppato, poi ho avuto i miei problemi e l’unica esibizione che ho fatto è il concerto benefico che tengo a Milano ogni estate. Mi manca andare in tour, ma il mio fisico per ora non ce la fa”.
Passando, poi, a parlare di Chiara Ferragni, confessa che la canzone Vorrei ma non posto “l’ho scritta per provarci un po’. Mi è venuto in mente mentre scrivevo, ma non ci speravo molto. Poi dopo ci sono andato a gamba tesa. Siamo uno l’antitesi dell’altro”, spiega, “ma ci siamo trovati su quelle due o tre cose importanti, che mi hanno fatto dire che senza nessuna ombra di dubbio volevo avere una famiglia con lei“. Prima della proposta di matrimonio, Fedez ricorda che “abbiamo litigato, ma proprio tanto. Le ho fatto la proposta che ero un po’ nel dubbio perché non ci eravamo chiariti, ma non poteva dirmi di no davanti a 40mila persone”.