Per Fedez potrebbe restare in piedi solo l’accusa di rissa in relazione all’indagine aperta dalla procura di Milano per l’aggressione subita da Cristiano Iovino. Questo perché quest’ultimo non sarebbe intenzionato a sporgere denuncia contro il rapper. Lo confermano fonti legali, citate dall’Ansa, in merito a un’indiscrezione che è stata pubblicata dal sito Dillinger News di Fabrizio Corona: Fedez e il personal trainer avrebbero raggiunto un accordo transattivo in base a cui Iovino rinuncerà ad eventuali azioni penali nei confronti di Fedez.



Se Cristiano Iovino effettivamente non sporgerà querela entro la fine di luglio, e non dovrebbe farlo alla luce di questo accordo, le accuse di lesioni e percosse cadranno in automatico, non essendo perseguibili d’ufficio, a differenza di quella per rissa. Peraltro, Iovino aveva rifiutato il trasporto in ospedale dopo l’aggressione subita e non avrebbe neppure collaborato alle indagini sul pestaggio. (agg. di Silvana Palazzo)



FEDEZ TRA I 5 IDENTIFICATI DAL VIDEO DEL PESTAGGIO A CRISTIANO IOVINO

Sono cinque le persone identificate dalle immagini del pestaggio di Cristiano Iovino: due nomi sono coperti dal segreto investigativo, altri tre sono noti, e si tratta di Fedez, all’anagrafe Federico Leonardo Lucia, la sua guardia del corpo Christian Rosiello e la vittima dell’aggressione avvenuta nella notte tra il 21 e 22 aprile. A riconoscerli i vigilantes del condominio a Citylife, a Milano, tramite i frame che sono stati mostrati loro dagli investigatori.

A svelare questo importante particolare è il Corriere della Sera, secondo cui il video e la testimonianza delle guardie giurate sono agli atti dell’indagine per l’aggressione ai danni del personal trainer romano. Gli elementi raccolti dalla procura di Milano fanno ritenere agli inquirenti che Fedez abbia partecipato all’aggressione, circostanza che il rapper aveva negato pubblicamente. «Era lui senza dubbio. Era l’unico volto già conosciuto», le parole dei vigilantes che sono finite agli atti dell’inchiesta. Infatti, ora il nome del rapper compare tra gli indagati.



LA RICOSTRUZIONE DELL’AGGRESSIONE E LA “CACCIA” A UN TAXI

La procura di Milano sta aspettando che vengano portate a termine le analisi da parte della scientifica sui video così da poter costruire un quadro completo della vicenda, ma si attende anche la fine delle audizioni dei testimoni per raccogliere ulteriori elementi. C’è poi il “giallo” di un taxi che è apparso nei video: appare in via Traiano, dove resta bloccato qualche secondo dal van nero da cui scendono Fedez e alcuni accompagnatori, poi si allontana verso via Pettini. L’auspicio degli inquirenti, secondo il Corriere, è che quel taxi abbia una piccola videocamera che si applica sul cruscotto perché così potrebbero acquisire immagini più vicine al pestaggio ai danni di Cristiano Iovino.

La ricostruzione riferisce che quest’ultimo è stato colpito mentre era sulle strisce pedonali: Fedez sarebbe stato il primo ad avvicinarsi, poi la guardia del corpo, quindi sono sopraggiunte altre persone che avrebbero spinto Iovino a terra per poi colpirlo. L’ipotesi della procura è che quella contro il personal trainer sia stata una spedizione punitiva legata a una lite precedente nella discoteca The Club di Milano, il cui titolare ha dichiarato agli investigatori che il motivo potrebbe essere legato all’alcol.