Nasce Fondazione Fedez, lo strumento attraverso il quale l’artista vuole lanciare progetti basati su tre pilastri: sociale, solidarietà e pubblica utilità. È stato lo stesso rapper ad annunciarne la nascita, spiegando in una serie di stories Instagram la sua scelta. “È il progetto a cui voglio dedicare tutte le mie energie per il futuro. Mentre ero in ospedale ho avuto modo di pensare a tante cose da fare, una volta dimesso mi sono subito messo al lavoro“, ha scritto il marito di Chiara Ferragni. Fedez è reduce dall’intervento al pancreas per l’asportazione di un tumore. Eppure non vede già l’ora di fornire il suo contributo, di vedere i suoi progetti prendere vita. Fondazione Fedez ha una sua pagina Instagram dedicata per presentare i suoi progetti.



Si tratta di “una realtà filantropica, senza scopo di lucro” che sosterrà progetti “a favore delle categorie più fragili. La Fondazione mirerà alla gestione delle problematiche di disagio più urgenti riguardanti le persone in condizioni di emarginazione, indigenza o malattia“. La Fondazione di Fedez “è, per esplicita e dichiarata intenzione del suo fondatore, la naturale evoluzione della responsabilità sociale dimostrata da Fedez nelle molte azioni concrete di lui messe in atto in prima persona nelle emergenze che il nostro Paese ha dovuto affrontare in questi ultimi difficilissimi mesi“.



I PROGETTI GIÀ LANCIATI DA FEDEZ

Ad esempio, in occasione del lancio del suo ultimo album, “Disumano”, Fedez ha creato una serie di attività per raccogliere fondi a supporto di Amici di Tog, per la riabilitazione dei bambini affetti da malattie neurologiche complesse. “L’intero ricavato dell’asta dell’opera soggetto dell’artwork, realizzata dall’artista Francesco Vezzoli, sarà devoluto insieme a parte degli introiti provenienti della vendita dell’album e i contributi delle aziende partner che hanno creato il merchandising“, come Uniqlo, Figurine Panini, Versace, Pixel Sucks e Santoni.



Ma Fedez si è mosso anche a sostegno dell’Ucraina, a fronte dell’emergenza umanitaria dopo l’invasione della Russia, acquistando per Croce Rossa Italiana un automezzo isotermico per trasportare medicinali che necessitano di una temperatura particolare durante lo spostamento. Una decisione nata “dalla consapevolezza che in questo tipo di emergenze i trasporti sono un fattore determinante per far arrivare tempestivamente gli aiuti sul territorio colpito dalla guerra“. Infatti, il mezzo, caricato con 400 scatole di insulina donate da Fondazione Italiana Diabete per coprire il fabbisogno di mille persone per un mese, è già arrivato in Ucraina.