DIO, LA FEDE E LA MALATTIA: PARLA FEDEZ

«Non credo in Dio, sono ateo. E non credo nel destino»: è netto Federico Lucia, in arte Fedez, nella sua lunga intervista rilasciata a “Vanity Fair” dopo la hit estiva che sta sbaragliando la concorrenza (“La dolce vita” con Tananai e Mara Sattei). Parla di tutto il rapper appena tornato in concerto con il LoveMi in Piazza Duomo: ma su malattia, Chiesa e destino si trovano i punti forse più “intimi” e anche più controversi del cantante-produttore marito di Chiara Ferragni. Viene chiesto a Fedez infatti cosa ne pensi del destino dopo la terribile esperienza del tumore al pancreas che ancora diversi strascichi e cicatrici ha lasciato sulla sua esistenza: «Non credo in Dio, sono ateo. E non credo nel destino. Quello che mi è successo mi ha messo in crisi. È stato veramente strano. Continuo a credere che nella sfiga ci sia stata una grande botta di fortuna. È la vita», spiega il rapper.



Prima di essere operato, confessa ancora Fedez, «ho perso mia zia per il Covid in una maniera tremenda e l’ho vissuta come una grande ingiustizia come per tutte le perdite che si possono avere. Era una malata oncologica che ha avuto una vita infernale ed è sempre stata super attenta a non prendere il Covid. È mancata in pochissimi giorni». Non crede nel destino, ma al contempo crede nei rapporti in famiglia e dell’attaccamento enorme ai figli Leone e Vittoria: «Bisogna mettersi l’anima in pace e comprendere che il percorso dei genitori non potrà mai essere lo stesso dei figli. Bisogna cercare di trasmettere loro i valori e soprattutto ricordare quanto siano fortunati, far capire lo stato di privilegio in cui vivono. E poi è importante cercare di coinvolgerli: voglio portarli da Tog, voglio che quando saranno grandi vadano a dare una mano e che siano parte attiva delle iniziative che il papà porterà avanti». In merito alla possibile paura per il futuro prossimo, Federico Lucia ammette senza remore, «Ora ho sempre paura di morire. Il mio mantra è uno: vivere abbastanza per essere ricordato dai miei figli. Lo so, è un mantra un po’ triste, ma è l’unica cosa veramente importante per me. La vera paura è che mi possa venire una recidiva. Però non dovrebbe succedere. E non succederà».



FEDEZ CONTRO IL VATICANO SU ABORTO E “INGERENZE”

Dalla sfera intima a quella più “politica”, come sempre Fedez dimostra di avere una certa riluttanza alle tematiche legate alla Chiesa e in particolare al Vaticano: dall’aborto alle ingerenze (presunte) sulla politica italiana, il rapper contesta nuovamente l’operato della Santa Sede e attacca anche qui senza mezzi termini i vescovi cattolici. Il suo “j’accuse” parte tutto dalla sentenza della Corte Suprema Usa in merito al diritto all’aborto: «Un grande sbaglio. Ma a riguardo consiglio di tornare al nostro Paese. Trovo scandaloso che il Vaticano abbia preso la palla al balzo per introdursi nel dibattito sul diritto all’aborto».



Fedez si lancia contro il Vaticano accusandolo addirittura di aver fatto tramite lo IOR (Banca Vaticana) «investimenti in aziende che producono farmaci come le pillole contraccettive»: per questo motivo, Fedez arriva a mettere sullo stesso piano i cantanti di oggi allo stesso Vaticano, «Fa capire come professino dogmi antichi quando hanno bisogno di portarli avanti, ma quando il denaro chiama, si comportano esattamente come un trapper o un rapper qualunque. Alla fine non siamo così diversi, no?». Al di là delle considerazioni personali di Fedez, non pago, l’invito finale del cantante è quello di risvegliare la classe politica per lanciare un nuovo guanto di sfida alla Chiesa Cattolica: «Visto che abbiamo così tanta voglia di tornare indietro nel tempo e di riaffrontare discussioni del passato, proporrei allo Stato italiano la celebrazione della Breccia di Porta Pia, avvenimento che decretò la fine dello Stato Pontificio quale entità storico-politica».