La querelle Fedez-Rai continua. Dopo la mossa di viale Mazzini, che ha conferito mandato ai propri legali di procedere in sede penale nei confronti di Fedez, per aver diffuso in maniera illecita l’audio della telefonata intercorsa alla vigilia del concerto del Primo Maggio fra il cantante, i rappresentanti dell’organizzatore iCompany, la vicedirettrice di Rai 3 e Lillo, è arrivata la contromossa del rapper. Sulle sue Storie Instagram, Fedez ha infatti annunciato, riguardo alle “robe abominevoli” dette dal direttore di Rai 3 Franco Di Mare circa le motivazioni del cantante, Fedez ha aggiunto: “Lo dico come lo direbbe un leghista in commissione di vigilanza Rai: atto doveroso, denuncerò per diffamazione il direttore di Rai 3. Iniziamo le danze amici, ci divertiremo un sacco per i prossimi tre, quattro anni”. (agg. di Dario D’Angelo)



FEDEZ QUERELATO DALLA RAI

Fedez è stato querelato dalla Rai dopo il caso connesso al concerto del Primo maggio. L’annuncio ufficiale è stato dato negli scorsi minuti da Massimiliano Capitanio, deputato della Lega e capogruppo in Vigilanza Rai, il quale ha asserito di avere appreso che l’azienda di viale Mazzini ha conferito mandato ai propri legali di procedere in sede penale nei confronti di Federico Leonardo Lucia, in arte Fedez, in relazione all’illecita diffusione dei contenuti dell’audio e alla diffamazione aggravata in danno della società e di una sua dipendente avvenuti in occasione del concerto del Primo maggio.



Capitanio ha poi proseguito dicendo che si tratta di un atto “dovuto e doveroso, perché su temi fondanti della nostra democrazia, come la libertà di espressione e il rispetto della persona, non è possibile scherzare né tantomeno organizzare show per un pugno di like. L’esponente della Lega ha quindi ribadito la speranza che emerga la verità, esternando la propria disponibilità a ricevere Fedez in audizione in Vigilanza, perché “quella sera sono state fatte e dette cose troppo gravi, sarebbe offensivo del nostro ruolo fare finta di niente”.

FEDEZ QUERELATO DALLA RAI, LUI: “VIGLIACCHI”

Attraverso i social network, con particolare riferimento alle stories di Instagram, è già pervenuta la reazione di Fedez alla notizia della querela nei suoi confronti da parte della Rai. Il rapper ha esordito ribadendo la sua volontà di assumersi la responsabilità di ciò che ha detto e fatto sul palco del concerto del Primo maggio e di essere disposto ad affrontarne le conseguenze, ma tiene a sottolineare il comportamento della televisione di Stato in tutta questa vicenda, riassunta così dal marito di Chiara Ferragni: “Salgo sul palco del Primo maggio, dico che hanno fatto pressione per cercare di farmi togliere i nomi dei leghisti dal mio monologo e che la vice di Rai Tre ha ritenuto inopportuno il mio testo. Scendo dal palco e la Rai dice che dico bugie, diffamandomi, e io pubblico la telefonata”. Successivamente, Fedez, che ha chiesto il contraddittorio in Vigilanza Rai, ha dichiarato che la differenza tra lui e la Rai risiede nel fatto che lui quella telefonata l’ha pubblicata, mettendoci la faccia, mentre l’azienda di viale Mazzini l’ha consegnata ai giornalisti: “Questa è vigliaccheria di Stato. Avete scatenato la stampa a vostro favore e non ho pubblicato nemmeno tutto quello che ho in mano”.