Fedez attacca la Lega, questa risponde attaccando alcuni testi del rapper. Così, al centro dell’attenzione nelle ultime ore sono finiti alcuni brani del cantante, risalente ad alcuni anni fa. Fedez ha però deciso di rispondere, chiarendo il suo intento in quei testi ma anche facendo ammenda rispetto ad alcuni errori commessi. “Visto che gli amici leghisti, sfruttando i loro grafici che sicuramente non saranno sottopagati perché loro rispettano i lavoratori, stanno facendo fare le grafiche con tutte le frasi omofobe di Fedez”, esordisce Fedez in una serie di storie pubblicate su Instagram in cui annuncia una comprensione dei testi.
Così, in merito alla sua canzone “Faccio brutto”, finita sotto accusa da esponenti della Lega, spiega “prendo delle frasi cliché e subito dopo inserisco una frase che ridicolizza il tutto.”. E lancia l’ennesima stoccata: “Adesso chiedo agli amici leghisti, ma le frasi omofobe che ho citato dei vostri amici di partito, alcuni dei quali stanno ancora facendo carriera all’interno della Lega, vorreste la comprensione dei loro testi?”
Fedez: “Testi omofobi? Ho sbagliato per cose dettate dall’ignoranza”
Fedez, dopo aver chiarito questa parte, ammette comunque di aver sbagliato in alcuni casi: “Ho sbagliato per cose dettate dall’ignoranza. – e spiega – Ho fatto un testo recentemente che è stato giudicato transfobico. Non era voluto. Ho invitato una ragazza trans al mio podcast, abbiamo affrontato il tema e ho imparato un sacco di cose. Perché non mi voglio dare preclusioni. Ma capite che dire ‘se avessi un figlio gay lo brucerei nel forno’, da una persona che deve rappresentare il paese, non da un rapper, è una cosa che ha un peso completamente diverso?”, fa notare il rapper. Così conclude diretto alla Lega: “Ma poi, amici leghisti, voi davvero volete andare a rimestare nel mio passato quando il vostro leader, qualche anno fa, fece un video in cui disse ‘Napoli mer**, Napoli colera, sei la rovina dell’Italia intera’? E oggi va a Napoli a chiedere i voti ai napoletani.”