Fabrizio Salini, amministratore delegato della Rai, interviene con una nota per replicare a Fedez: «In Rai non esiste e non deve esistere nessun sistema». Mentre Alberto Barachini (Forza Italia), presidente della commissione di vigilanza Rai, convoca d’urgenza il direttore di Rai3 Franco Di Mare, Salini fa sapere che Rai3 gli ha spiegato «di non aver mai censurato Fedez né altri artisti né di aver chiesto testi per una censura di qualsiasi tipo». Quindi, Salini non accetta «strumentalizzazioni che possano ledere la dignità aziendale e dei suoi dipendenti». Salini prosegue assicurando di aver sempre «cercato in tutti i modi di garantire che in Rai fosse assicurata pluralità di voci e di opinioni perché ritengo sia il principale obiettivo della mission di Servizio pubblico». D’altra parte, aggiunge che «se qualcuno, parlando in modo non appropriato per conto e a nome della Rai, ha usato questa parola mi scuso».



In ogni caso, intende fare luce sulla vicenda, anche perché la versione fornita da Fedez racconta una realtà diversa. Quindi, Salini assicura «che sarà fatta luce con gli organizzatori del Concerto, che la Rai acquista e manda in onda fin dalla sua prima edizione, per capire come sia stato possibile soltanto ipotizzare un’aberrazione del genere e se esistano delle responsabilità aziendali». (agg. di Silvana Palazzo)



FEDEZ CENSURATO? ABBATE “CADE VELO IPOCRISIA”

L’argomento del giorno è quanto accaduto ieri sera al Concertone del Primo Maggio con Fedez. Il cantante ha pubblicato sui social la telefonata avuta con i vertici Rai. A commentare è stato Carmelo Abbate oggi ospite di Domenica Live: “Grazie Fedez che hai sollevato il velo di ipocrisia. Non si può dire a un artista di adeguarsi ad un sistema, ma a quale sistema?”, ha tuonato, “allo stesso modo cos’è opportuno?”. Michele Cucuzza ha ricordato le parole di Salini che ha smentito l’esistenza in Rai di un “sistema”, scusandosi e annunciando l’intenzione di indagare sul caso. Salini avrebbe però anche sostenuto che nessuno avrebbe chiesto il testo di Fedez da sottoporre ad approvazione. Candida Morvillo del Corriere della Sera ha raccontato un retroscena: “la vicedirettrice di Rai3 dice che la telefonata è stata fatta da un signore che lavora per la società che ha l’appalto per l’evento del Primo Maggio. Nella telefonata si è inserita per spiegare una cosa a Fedez che il cantante avrebbe tagliato dalla talefonata”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



FEDEZ CENSURATO DALLA RAI?

Fedez attacca Lega e Rai nel discorso al Concerto del Primo Maggio e scoppia la bufera. Se Matteo Salvini lo ha invitato a bere un caffè per un confronto su diritti e libertà, la reazione della Tv di Stato è stata differente. Del resto, il rapper aveva accusato la Rai prima di salire sul palco e poi durante il suo monologo di aver provato a censurare il suo intervento. Una versione smentita dalla Rai che ha scatenato la durissima reazione di Fedez, il quale aveva ripreso la telefonata con i vertici rai prima del Concertone. L’artista allora ha deciso di pubblicare il video sui social: «La Rai smentisce la censura. Ecco la telefonata intercorsa ieri sera dove la vice direttrice di Rai 3 Ilaria Capitani insieme ai suoi collaboratori mi esortano ad “adeguarmi ad un SISTEMA” dicendo che sul palco non posso fare nomi e cognomi». La bomba così deflagra e il caso diventa politico. Ad aprirlo ufficialmente Matteo Orfini del Pd: «Penso che domani qualcuno debba chiedere scusa a nome della Rai. E che qualcuno dovrebbe dimettersi. Perché davvero quanto accaduto non è accettabile in un’azienda che più di ogni altra dovrebbe tutelare la libertà d’espressione».

FEDEZ, IL VIDEO DELLA TELEFONATA CON LA RAI

Visto che la Rai ha smentito la “censura” del suo discorso, Fedez ha pubblicato il video della telefonata intercorsa con la vice direttrice di Rai 3, Ilaria Capitani, insieme ai suoi collaboratori. «Non è editorialmente opportuno», dicono gli autori del programma nel video registrato da Fedez che aveva attivato la telefonata in vivavoce. «Editorialmente? Io sono un’artista, salgo sul palco, dico quello che voglio e mi assumo le responsabilità di ciò che dico», la reazione del rapper. Poi li incalza: «Perché non posso dire in pubblica piazza che un consigliere della Lega ha detto che se avesse un figlio gay lo brucerebbe in un forno?». Allora interviene Massimo Cinque, capo degli autori, secondo la ricostruzione del Fatto Quotidiano: «Io le sto chiedendo soltanto di adeguarsi a un sistema, che lei forse non riconosce». Quando poi Fedez chiede quale sia la parte incriminata, quella cioè che dovrebbe modificare, Cinque gli risponde: «Tutte le citazioni che lei fa con nome e cognome, quelle non possono essere citate. Possono essere dette in contesti che non sono quelli che lei sta riferendo». Quindi, Fedez si inferoca ancor di più: «Dire ‘se avessi un figlio gay lo brucerei in un forno’ messo in un contesto diverso assume un significato diverso?». La spiegazione che gli viene fornita è la seguente: «Questo non è il contesto corretto».

Fedez allora rivendica la sua libertà di espressione. A questo punto interviene Ilaria Capitani: «Io ritengo inopportuno il contesto». Quando il rapper chiede se può agire autonomamente anche se loro lo ritengono inopportuno, si sente dire: «Devo parlare… Noi siamo in difficoltà…». Il rapper allora urla: «Non avete il coraggio di rispondere a questa domanda. Mi state dicendo che questo palco rappresenta la riapertura e il futuro, nel vostro futuro i diritti civili sono contemplati oppure no? E allora perché non posso parlare di questa cosa? Nel mio testo non c’è turpiloquio, non ci sono bestemmie, riporto solo fatti». Poi conclude: «Sono imbarazzato per voi, davvero».