Continua la querelle tra Fedez e la Rai. Sono passati ormai oltre 20 giorni dalla sua ‘denuncia’ dal palco del Concerto dell’1 Maggio e si continua a parlare ancora di lui, delle sue dichiarazioni e anche del terremoto che, fino a questo momento, non ha avuto molte ricadute sulla Rai. Proprio nelle scorse ore il rapper ha annunciato via social ha chiesto di venire ascoltato in Commissione Vigilanza Rai sull’accaduto per dire la sua e portare le prove (che sembra aver evitato di pubblicare e di rendere pubbliche) ma nelle ultime ore è arrivato un sonoro no. Accogliendo all’unanimità la valutazione del presidente della Commissione vigilanza Rai, Alberto Barachini, si è deciso di non ascoltare il rapper in quanto modalità senza precedenti definendo anche impropria e inopportuna una cosa di questo tipo. La stessa commissione ha accolto le istanze di chi chiedeva di avere la versione di Fedez chiedendogli una memoria sui fatti del Concertone.
Fedez vs la Rai “Non sarò ascoltato in Commissione Vigilanza
Dall’altro lato Fedez ha accolto con sgomento la decisione rispondendo a tono sui social e scrivendo: “Paura eh? Quelli del “serve il contraddittorio”. Niente contradditorio per lui che proprio nelle scorse ore era tornato sull’argomento ribadendo il concetto, raccontando delle pressioni ricevute quel giorno per togliere i nomi dei leghisti che poi lui ha fatto sul palco e sottolineando il fatto che proprio il partito di Salvini era già a conoscenza di quello che avrebbe detto qualche ora dopo: “Hanno fatto pressione per farmi togliere i nomi dei leghisti che hanno detto quelle frasi abominevoli e la vicedirettrice di Rai 3 era consapevole delle pressioni che mi sono state fatte. La differenza tra me e voi è che io la telefonata l’ho pubblicata mettendoci la faccia, voi l’avete data ai giornalisti per coprire le loro fonti. Vi siete parati il cu*o, questa è vigliaccheria di Stato”. Come finirà adesso la querelle?