Il presidente della conferenza Stato-Regione, il governatore della regione Fiuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, ospite in collegamento con il programma di Canale 5 Morning News: “Nuove misure introdotte? Bisognerà capire le previsioni di evoluzione della pandemia stessa, bisogna mettere in campo le misure necessarie ma che rispondano anche alle esigenze reali del contenimento della pandemia, non bisogna spingere ne da una parte ne dall’altra, potrebbe essere dannoso per il paese e i cittadini, è un equilibrio difficile da trovare ma bisogna muoversi insieme alla popolazione, solo così la sfida si vince”. Sui trasporti in vista della riapertura delle scuole: “Portare il 100% dei ragazzi a scuola comporta un riempimento dell’80% dei mezzi, non vi sono alternative. I bus turistici non si possono utilizzare nei centri urbani quindi non si può fare altro. Dobbiamo utilizzare gli strumenti che abbiamo. Per ordinare nuove mezzi serve di media un anno e due mesi, servirebbero anni ordinarne migliaia per tutta Italia, è tecnicamente impossibile farlo. Dobbiamo essere realisti senza raccontare ai cittadini menzogne. In Friuli abbiamo installato sui bus strumenti per purificare l’aria”.



FEDRIGA: “TAMPONI A PREZZO CALMIERATO? BISOGNA FARE MOLTO DI PIU'”

Sull’obbligo vaccino per i docenti: “E’ un problema superato, nella mia regione abbiamo il 100% di adesione del personale scolastico. Servono interventi mirati per portare al vaccino. Il vaccino sta funzionando. Obbligo studenti non è nella testa del governo, dobbiamo coinvolgere i cittadini se no si rischia scontro fra bande. Non dobbiamo crocifiggere i No Vax ma spiegargli i dubbi. Sono favorevole alla vaccinazione dei più piccoli, non per l’obbligo, è uno dei vaccini più sicuri mai esistiti”.



Sul prezzo dei tamponi calmierato, Fedriga sottolinea: “Risorse ancora molto sufficienti, oggi valuteremo il protocollo, ma io credo che un costo del tampone di 30 euro in alcuni casi, potremmo arrivare ad un dimezzamento del costo per i minori con il contributo statale, in Friuli abbiamo aggiunto ulteriori fondi. Chiaro che si fa quello che si riesce in base alle risorse regionali. E poi sulla ristorazione c’è un secondo problema per il green pass, chi controlla? Bisogna trovare strategie senza trasferire l’onere del controllo a chi fa il pubblico esercente”.

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