Fefè De Giorgi è una leggenda della pallavolo italiana, con tante vittorie sia da giocatore (tre Mondiali consecutivi negli anni Novanta) sia da allenatore, come il Triplete della Lube nel 2019, ma quest’anno ha portato a termine un vero e proprio capolavoro. Diventato allenatore della Nazionale subito dopo la delusione delle Olimpiadi, De Giorgi a settembre ha portato l’Italia a laurearsi campione d’Europa di volley maschile con la vittoria in finale contro la Slovenia per 3-2, per di più con un gruppo molto giovane e fortemente rinnovato. Il cammino verso le Olimpiadi di Parigi 2024 e il sogno a cinque cerchi è cominciato nel migliore dei modi. Abbiamo parlato di passato, presente e futuro proprio con Fefè De Giorgi in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
Qual è stato il segreto del successo agli Europei dell’Italia? Ho scelto un gruppo di giovani, puntando sul ricambio generazionale. Scelta che avrei fatto a prescindere dal risultato dell’Italia all’Olimpiade.
Difficile comunque ripartire da zero dopo la delusione dell’Olimpiade, come è riuscito a scegliere e amalgamare una squadra quasi tutta di giovani? Il mese passato con tanti giocatori esordienti in maglia Azzurra è servito molto: è stato allora che ho scelto i giocatori che avrebbero fatto gli Europei. Ho puntato molto su un gruppo con giovani e alcuni giocatori provenienti dall’Olimpiade, che avevano tanta voglia di riscatto.
Ci può raccontare qualcosa del cammino dell’Italia agli Europei? In dieci giorni prima degli Europei abbiamo fatto solo allenamenti e due amichevoli. Ho lavorato molto sul gruppo e ho capito subito che si era formato un feeling speciale tra i giocatori, che si poteva arrivare in alto. Eravamo la squadra più giovane degli Europei e nonostante questo abbiamo sempre dimostrato tanto carattere e tanta voglia di soffrire. Non abbiamo mai mollato nei momenti difficili.
Un ricordo del successo in finale contro la Slovenia? Il bello di quella finale è che l’Italia ha sempre dimostrato carattere, anche nei momenti difficili: si è rivelata squadra esperta nonostante la giovane età di tanti suoi giocatori. L’ingresso poi di Yuri Romanò nel quarto set, giocatore di A2 che non aveva mai militato in SuperLega, è stato decisivo per l’Italia.
Ha qualche altro giocatore da elogiare in particolare per gli Europei? I più esperti come Giannelli e Anzani, ma direi che tutta la Nazionale ha giocato bene, non si possono che elogiare tutti i giocatori.
Ora l’obiettivo è sicuramente Parigi 2024… Intanto l’Italia dopo questo successo agli Europei non è più vista come sorpresa e tutti ci affronteranno con molta concentrazione. Poi se dovessimo pensare solo all’Olimpiade diverrebbe una vera ossessione: il programma di una Nazionale è sempre rivolto all’Olimpiade ma è meglio affrontare impegno dopo impegno, a partire dal prossimo Mondiale 2022.
Come racconta la sua carriera da allenatore? Anche con i club ho vinto molto. Come Nazionali avevo avuto una breve esperienza con la Polonia, ma ora sono nella Nazionale italiana e intendo migliorarmi e fare bene anche qui, cercando di ottenere risultati importanti.
Da giocatore Fefè De Giorgi vinse tre Mondiali con la Generazione di Fenomeni. Quali sono i suoi ricordi della sua carriera? Anni bellissimi quelli, si è contribuito a creare la cultura della pallavolo italiana. Tanti successi ma anche tanto lavoro per risultati molto importanti.
Cosa pensa del momento della pallavolo italiana? Un bellissimo momento, se si pensa che sia la nazionale di pallavolo maschile sia quella femminile sono campioni d’Europa, se si pensa ai risultati dei club, al record recente di imbattibilità di Conegliano. Il movimento del volley italiano è in auge anche a livello giovanile: siamo campioni del mondo Under 21 maschile e campioni del mondo Under 20 femminile e vice campioni del mondo Under 18 femminile.
Quali sono invece secondo lei le Nazionali più forti al mondo? La Francia campionessa olimpica, il Brasile, la Russia che come noi ha un cambio generazionale di grandi prospettive, la Serbia, la Polonia. Ci sono tante squadre europee di livello. Gli Stati Uniti sono un’altra grande nazionale del volley mondiale, che punta sempre molto sull’Olimpiade. Alle scorse non sono venuti i risultati, ma è una squadra da tenere sempre in considerazione.
Cosa pensa in particolare della Polonia? In Polonia mi sono trovato molto bene, ho allenato due club e collezionato vittorie di prestigio. Lì la pallavolo è vissuta come il calcio, c’è tanto entusiasmo, è molto bello. La Polonia è stata due volte consecutive campione del mondo. Ai recenti Europei, pur arrivando terzi erano molto contenti, arrivare sul podio per loro era una grande cosa. C’è veramente tanto entusiasmo per la pallavolo.
Qual è il tipo di pallavolo che De Giorgi intende insegnare come allenatore? Una pallavolo che punti sull’equilibrio, visto che è impossibile pensare una pallavolo senza difetti. Per cui una pallavolo che punti sull’equilibrio di gioco è la cosa migliore.
Ha un sogno che Fefè De Giorgi vorrebbe realizzare? Quello ovviamente di portare l’oro olimpico che manca all’Italia. (Franco Vittadini)