Anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è stretto attorno ai familiari di Felice Gimondi, venuto a mancare nella giornata di ieri a causa di un infarto, attraverso una nota in cui ha espresso “il suo cordoglio per la morte di Felice Gimondi, ricordandone i tanti successi che hanno dato prestigio all’Italia nello sport e il suo stile di grande valore nel comportamento sportivo e umano”. Il noto campione è deceduto nella serata di venerdì a Giardini Naxos, nei pressi di Taormina. Si sono rivelati del tutto inutili e inefficaci i tentativi di rianimazione, purtroppo per Felice Gimondi non c’è stato più nulla da fare. Insieme alla moglie Tiziana era arrivato in Sicilia da pochi giorni per le vacanze. E’ morto all’età di settantasei anni, adesso la salma è situata all’obitorio dell’ospedale di Messina. Sui social in tanti stanno piangendo la sua scomparsa, ricordando nostalgicamente una grande carriera. (Aggiornamento di Jacopo D’Antuono)
E’ MORTO FELICE FIMONI, UNO DEI CICLISTI PIU’ GRANDI DI SEMPRE
E’ morto Felice Gimondi, uno dei più grandi ciclisti italiani di tutti i tempi. Fatale per lui un malore a Giardni Naxos (Messina), dove si trovava in vacanza, che ha spezzato la vita al campione delle due ruote. Numerosi i tweet di cordoglio in ricordo del ciclista bergamasco, a cominciare da quello della Federazione Ciclisti Italiani, che scrive: “E’ scomparso #FeliceGimondi. Se n’è andato oggi l’uomo dei tre grandi Giri, l’uomo del mondiale, della Parigi-Roubaix, della Milano-Sanremo e del Giro di Lombardia. Un grande campione che ha reso il nostro sport più umano. Ci lascia un grande uomo… #CiaoFelice!”. Così invece la segretaria generale dei Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, che sempre sul noto social cinguetta: “#FeliceGimondi rimarrà per sempre nella storia dello sport italiano. Un grande ciclista che ha regalato all’Italia tantissime soddisfazioni. Riposa in pace.”. Ironico come sempre Gene Gnocchi, comico e volto noto della televisione: “Oggi tutta l’ Italia non può essere Felice”. Infine il pensiero di Roby Facchinetti, storico componente dei Pooh nonché conterraneo proprio del ciclista scomparso: “Caro Felice, la nostra Bergamo ha perso uno straordinario uomo per umiltà e generosità, hai sempre rappresentato, soprattutto per noi bergamaschi, un grande e vero orgoglio. Buon viaggio indimenticabile campione!”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
FELICE GIMONDI È MORTO: IL SALUTO DI MERCKX
Anche il “cannibale” Eddie Merckx ha voluto ricordare Felice Gimondi dopo aver saputo della sua morte. Il ciclista aveva trovato in lui un avversario ostico ma sempre leale. Come riportato da Fanpage questi ha specificato: “Perdo prima di tutto un amico e poi il vero avversario della mia vita. Abbiamo gareggiato per anni sulle strade l’uno contro l’altro. Siamo diventati amici a fine carriera. L’avevo sentito due settimane fa così come capitava spesso. Che dire, sono davvero distrutto. Felice Gimondi è stato prima di tutto un grandissimo uomo, un campione e purtroppo ce lo hanno portato via. Si tratta di una grande perdita per il nostro ciclismo. Mi vengono in mente tutte le lotte che abbiamo fatto insieme. Un uomo come lui non nasce tutti i giorni, con lui se ne va una fetta della mia vita“. Parole che sicuramente faranno piacere alla famiglia che sapeva come i due si erano trovati a vivere in maniera indiretta una sfida lunga anni. (agg. di Matteo Fantozzi)
Roberto Poggiali: “Sei anni compagni di camera e…”
Roberto Poggiali ha parlato della morte di Felice Gimondi con il quale aveva condiviso tante emozioni in carriera. A La Nazione infatti ha specificato: “Siamo stati sei anni in camera insieme in occasione di grandi gare come Giri d’Italia, Tour de France e altre grandi classiche. Lungo le strade poi abbiamo fatto chilometri su chilometri insieme nell’epoca del cannibale Eddy Merckx“. Poggiali poi aggiunge sulle doti tecniche del collega: “Aveva una grinta e un carattere mai domi. Nel soffrire aveva una resistenza incredibile, non mollava davvero mai. Un giorno Eddy Merckx venne in camera in occasione di una gara nella quale Gimondi aveva fatto il diavolo a quattro. Mi disse di riferire al mio collega di stare più calmo e tranquillo, altrimenti un giorno avrebbe avuto un infarto. Quando glielo raccontai Felice mi disse che era il suo modo di lottare e che Merckx sarebbe sceso prima di lui dalla bici. Andò così visto che il belga si ritirò nel 1976 e Gimondi due anni dopo”. (agg. di Matteo Fantozzi)
Malore fatale in mare ai Giardini di Naxos per l’ex ciclista
Felice Gimondi è morto, addio alla leggenda del ciclismo mondiale che ci lascia a 76 anni. L’uomo ha accusato un malore mentre stava facendo il bagno al mare in provincia di Messina, precisamente ai Giardini di Naxos, per decedere poco dopo. Alcuni bagnanti l’hanno subito soccorso, provando a rianimarlo, ma sono stati nulli i loro tentativi e quelli degli operatori del 118 che tempestivamente si sono presentati sul luogo dell’evento. Sul posto era arrivata anche la Guardia Costiera di Giardini che aveva avviato gli accertamenti su quanto accaduto. L’ex atleta, che si trovava sulla spiaggia di contrada Recanati, avrebbe compiuto 77 anni il 29 settembre prossimo.
Felice Gimondi è morto, una carriera fatta di successi
Ci lascia Felice Gimondi uno dei più grandi ciclisti della storia dello sport internazionale. L’ex ciclista aveva trionfato per tre volte al Giro d’Italia (1967, 1969 e 1976), una volta al Tour de France (1965) e alla Vuelta spagnola (1968). Nel 1973 si era poi fregiato del titolo di campione mondiale di categoria. Era nato a Sedrina il 29 settembre del 1942, diventando professionista quando aveva appena 23 anni. Sulla sua strada aveva trovato spesso un altro grandissimo campione come Eddy Merckx. Dopo il ritiro dall’attività agonistica era diventato direttore sportivo della Gewiss-Bianchi e poi presidente della Mercatone Uno-Albacom la squadra di Marco Pantani. Era un uomo amato e stimato oltre che dotato di grandissimo senso dell’umorismo, ci mancherà e non poco.