Emergono le dichiarazioni del gip Luca Tringali, nell’ordinanza di custodia cautelare riguardante Felice Maniero. Secondo quanto sottolineato dagli inquirenti, come riportato da Il Giornale di Brescia, «Ci sono elevati indizi di pericolosità». Parole che hanno indotto le forze dell’ordine ad intervenire, mettendo le manette ai polsi all’ex boss della Mala del Brenta, arrestato nella sua casa di Brescia, a nord della città lombarda, dove viveva da anni assieme ad una nuova compagna (che è colei che lo ha fatto arrestare), nonché la loro figlia di 18 anni. Un Maniero apparso fragile al momento dell’arresto, completamente differente rispetto a quello che veniva arrestato negli anni ’80 e ’90, e che continuava a fuggire dagli istituti penitenziari, per commettere reati e vivere nel lusso. Quando le forze dell’ordine sono entrate nella sua casa per portarlo in galera, Maniero si sarebbe messo a piangere, e stando a quando riporta Il Gazzettino avrebbe implorato: «Non arrestatemi, per mia figlia». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
FELICE MANIERO ARRESTATO: PARLA L’AVVOCATO
Il giorno dopo il nuovo arresto dell’ex boss della Mala del Brenta, Felice Maniero, in carcere per presunti maltrattamenti alla compagna, ha parlato l’avvocato dello stesso ex criminale. Intervistato dai microfoni de Il Giornale di Brescia, il legale Luca Broli ha rilasciato poche dichiarazioni ma comunque significative: «Ho incontrato una persona sicuramente affranta e preoccupata per le contestazioni mosse nei suoi confronti». L’avvocato ha fatto visita al suo assistito proprio nella giornata di ieri, presso il carcere di Bergamo dove Maniero si trova in attesa della convalida dell’arresto. Broli ha cercato in qualche modo di regalare un’immagine del proprio cliente diversa da quella a cui fa riferimento l’opinione pubblica: «Non è certo l’uomo che si può pensare nell’immaginario collettivo – ha aggiunto – non ha negato alcuni scontri con la compagna, ma ritiene il quadro amplificato probabilmente per il suo passato criminale». L’interrogatorio di convalida del fermo si terrà nella mattina di domani, alla presenza di Maniero e del suo avvocato. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
FELICE MANIERO ARRESTATO. A LUGLIO L’ANNUNCIO DELLA CARRIERA DA REPORTER
Felice Maniero si era dato da poco alla carriera da reporter. Lo scorso mese di luglio aveva infatti pubblicato un video su Youtube in cui appariva lo stesso, con la faccia “alonata”, che annunciava la novità: “Buongiorno, sono Felice Maniero – esordiva l’ex boss della Mala del Brenta nel video -. Da oggi in poi il mio lavoro sarà giornalista d’inchiesta. Con la mia terza media avrò un successo straordinario”. Un filmato della durata di ben 19 minuti in cui Maniero si scagliava in particolare contro le microplastiche, che “tramite l’acqua potabile di rubinetto – ricordava anche Maniero – e l’acqua ‘minerale’ in bottiglia, assumiamo in dosi allarmanti”. L’ex criminale parlava di problema “che può ucciderci”, scagliandosi poi contro le multinazionali dell’acqua in bottiglia e appellandosi allo stato: “E non arrestano nessuno di questi? Solo a me arrestano per niente…”. L’ex criminale, arrestato di nuovo oggi, chiudeva poi il video dicendo: “scusa per questa terribile performance, comunque imparo presto. Il Pippo nazionale deve avere paura, perché gli fregherò il posto”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
FELICE MANIERO ARRESTATO: IL PIANTO AL MOMENTO DEL FERMO
Emerge qualche dettaglio in più in merito all’arresto dell’ex boss della Mala del Brenta, Felice Maniero. Come riferisce l’edizione online di Tgcom24.it, il 67enne ex criminale si sarebbe messo a piangere al momento del fermo da parte delle forze dell’ordine, senza opporre alcuna resistenza. La “cattura” è avvenuta nella sua casa di Brescia dove vive da anni sotto protezione, e a denunciare l’ex boss è stata la compagna, una donna di 47 anni, che ha raccontato agli inquirenti i maltrattamenti subiti, sia fisici quanto psicologici. Grazie al nuovo regolamento del Codice Rosso, i carabinieri sono potuti intervenire celermente dopo la denuncia, mettendo appunto le manette ai polsi di Maniero. Ora si trova in cella a Bergamo, in attesa dell’interrogatorio di garanzia. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
FELICE MANIERO ARRESTATO: IL SUO PASSATO FRA LUSSO E CRIMINALITA’
Felice Maniero torna alla ribalta delle cronache per un nuovo episodio di violenza. Di lui i media se ne erano occupati già poco tempo fa, dopo che il boss aveva presentato in un video pubblicato online, la sua nuova vita da imprenditore nel settore delle microplastiche. Del resto l’ex boss della Mala del Brenta, era tornato in libertà nel 2010, e da nove anni a questa parte era riuscito a rifarsi una nuova vita grazie anche ad una nuova identità: dopo aver vissuto in una località tenuta segreta, si era dato all’impresa, facendo fallire una prima azienda per poi appunto annunciare, lo scorso mese di luglio, l’avvio di una nuova start up. Maniero è stato sempre amante del lusso, e oltre ai 17 omicidi registrati in Veneto negli anni ottanta, di cui vengono accusato lui e la sua banda, “faccia d’angelo” è associato anche alle due rapine miliardarie ai danni del Casinò di Venezia e dell’aeroporto Marco Polo, dove sparì un carico di ben 170 chilogrammi d’oro. Arrestato una prima volta nel 1980, venne poi successivamente fermato nel 1993, a bordo di uno yacht dal valore di un miliardo e mezzo di lire, a conferma della sua vita sfrenata. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
FELICE MANIERO ARRESTATO: TUTTI I DETTAGLI
E’ stato arrestato Felice Maniero. L’ex boss della Mala del Brenta è tornato dietro le sbarre dopo che la sua compagna lo ha accusato di maltrattamenti: i carabinieri sono intervenuti ed hanno messo le manette ai polsi all’ex criminale conosciuto anche come “Faccia d’angelo” proprio per il suo viso pulito, da bravo ragazzo. A darne notizia è il quotidiano Il Giornale di Brescia, che sottolinea come Maniero vivesse da tempo nella città lombarda con una nuova identità. In base a quanto raccolto dai colleghi della carta stampata, l’arresto sarebbe scattato nella giornata di ieri, venerdì 18 ottobre, a seguito della denuncia della compagna di Maniero, e in virtù del nuovo regolamento dopo l’introduzione del Codice Rosso, a tutela del gentil sesso. Subito dopo l’arresto, Maniero è stato condotto nel carcere di Bergamo, dove si trova attualmente in attesa della convalida del fermo.
FELICE MANIERO ARRESTATO: UNA LUNGHISSIMA CARRIERA DA CRIMINALE
Felice Maniero è senza dubbio uno dei criminali più noti d’Italia, soprattutto a cavallo fra gli anni ’80 e ’90. Dopo aver commesso rapine, colpi in banche e alle poste, assalti a portavalori, ed essere accusato di associazione mafiosa, traffico di armi e droga, nonché omicidi, è stato arrestato per la prima volta nel 1980, evadendo poi sette anni dopo dal carcere di Fossombrone. Nel 1993, dopo ben 13 anni di latitanza, è stato nuovamente portato in gattabuia, dopo essere stato scoperto sul suo yacht al largo di Capri. Viene quindi portato nel carcere di Venezia dove tenta di evadere corrompendo due guardie carcerarie, quindi il trasferimento a Padova dove nel 1994 evade nuovamente. Nel novembre successivo il nuovo arresto, quindi la detenzione fino all’agosto del 2010, quando ritorna in libertà dopo la scadenza dell’ultima misura restrittiva nei suoi confronti.