Ancora guai per Felice Maniero, l’ex boss della Mala del Brenta. Il tribunale di Brescia lo ha condannato oggi a quattro anni di reclusione per maltrattamenti a scapito della compagna. La lettura della sentenza, tuttavia, come riferisce l’agenzia di stampa Ansa è stata inizialmente rinviata dal momento che Maniero avrebbe rinunciato a collegarsi dal carcere di Voghera “per motivi di salute”. Lo stesso giudice, apprese le motivazioni dell’ex boss, ha disposto delle ulteriori verifiche in carcere in merito alle sue reali condizioni di salute. Il medico ha tuttavia parlato di “sintomatologia pretestuosa” portando quindi il giudice ad emettere il suo verdetto. L’accusa, come spiega anche La Repubblica, aveva chiesto una condanna a 6 anni e 8 mesi a carico di Maniero. Il processo si è svolto secondo la modalità del rito abbreviato. Eppure, ha spiegato il suo legale difensore, l’avvocato Luca Broli, intervenuto all’Adnkronos, “alcune sue iniziative in udienza e la decisione discutibile di non collegarsi oggi forse non hanno aiutato”.



FELICE MANIERO CONDANNATO A 4 ANNI PER MALTRATTAMENTI

Dopo la sentenza di condanna a Felice Maniero per i maltrattamenti alla compagna, lo stesso avvocato difensore ha spiegato come mai il giudice ha emesso un verdetto con una pena inferiore rispetto a quella avanzata dall’accusa: “sono stati derubricati alcuni reati, che non hanno fatto scattare il codice rosso, entrato in vigore successivamente rispetto agli episodi contestati”. L’avvocato Broli ha poi aggiunto che attenderà i consueti 15 giorni prima di conoscere le motivazioni della sentenza “poi valuterò se fare appello, ma sono orientato a presentarlo”, ha aggiunto. Lo stesso avvocato ha ricordato che il suo assistito “si è scusato con la compagna”. Adesso lo attende un grande lavoro poichè oltre all’Appello si è detto pronto anche a richiedere i domiciliari dal momento che la vittima di maltrattamenti si troverebbe in una struttura protetta, dunque verrebbe meno la reiterazione del reato. Il suo legale ha poi aggiunto che Maniero “ha dei problemi di salute. Con il Covid avevamo fatto istanza per ottenere i domiciliari, ora vista la situazione del coronavirus, le condizioni di salute e la sentenza (ha già scontato un anno) riproporremo, a breve, la richiesta per avere i domiciliari”.

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