Piero Chiambretti, ai microfoni di “Verissimo”, trasmissione di Canale 5 condotta da Silvia Toffanin, ha ricordato la mamma Felicita, morta di Covid. “Mia madre è sempre stata la prima telespettatrice dei miei programmi – ha detto il presentatore –. Però da 2 o 3 anni ho un telespettatore in meno. Ho perso mia mamma, che era molto importante per la mia vita e per la vita di sua nipote. Ancora adesso mia figlia Margherita la ricorda ancora più di quanto potessi immaginare.



Poi, un episodio particolare: Nel mio nuovo programma ‘La tv dei 100 e uno’, durante le prove ho sentito la voce di mia madre nelle orecchie che mi diceva ‘Stupido, tienila in un modo solo questa scena!’. Giuro che l’ho sentita e non sono neppure un credente”. (aggiornamento di Alessandro Nidi)



CHIAMBRETTI, “QUANDO ERO IN OSPEDALE COL COVID, MIA MAMMA…”

Chi è Felicita, la mamma di Piero Chiambretti scomparsa qualche tempo fa e a cui il conduttore e autore tv era molto legato? Questo pomeriggio, nel nuovo appuntamento con “Verissimo” su Canale 5, l’estroverso e istrionico autore televisivo e comico originario di Aosta sarà uno degli ospiti del sempre ricco parterre di Silvia Toffanin per presentare il suo nuovo programma, in onda proprio sulla stessa rete Mediaset e che si chiamerà “La tv dei 100 e uno”. E la nuova partecipazione del 66enne nell’oramai consueto talk show del weekend sarà forse pure l’occasione per il diretto interessato di tornare a parlare degli affetti più cari, vale a dire la sua unica figlia Margherita e pure la madre, a cui a suo dire pare che la primogenita assomigli molto.



Mia figlia Margherita assomiglia molto a mia madre, e questa cosa me la fa sentire più vicina” aveva ammesso tempo fa Piero Chiambretti parlando della propria storia famigliare a Cristiano Malgioglio durante una ospitata a ‘Mi casa es tu casa’ su Rai 2. Ma cosa sappiamo di mamma Felicita (1936-2020), la donna che di fatto ha cresciuto tutto da sola Piero, autrice di canzoni e poetessa? Come è noto, il futuro conduttore e autore non conobbe mai il padre e né tanto meno l’uomo l’ha mai cercato in seguito. “Io però sono stato fortunatissimo perché, non avevo avuto un padre, ho avuto invece due madri: lei era doppia, faceva sia il padre sia la madre” aveva ammesso, aggiungendo anche che “una madre che fa anche da padre forse ti leva anche qualche problema”. Tuttavia, negli ultimi due anni Chiambretti ha parlato sempre con gioia della mamma, nonostante il dolore per la sua perdita durante la prima fase della pandemia.

CHIAMBRETTI, “QUANDO ERO IN OSPEDALE COL COVID, MIA MAMMA…”

“Io parlo sempre molto volentieri di mia madre, perché parlandone è come se fosse qui con noi” aveva ammesso Piero Chiambretti proprio durante una precedente ospitata nel programma di Silvia Toffanin e accennando al momento più drammatico del Covid-19 in Italia: “Quel periodo non lo auguro a nessuno…” aveva detto, ricordando proprio l’esperienza in ospedale nel marzo del 2020 assieme a mamma Felicita dato che anche lui era ricoverato per via dell’infezione. “Io non miglioravo. Poi mia madre ha rinunciato alla vita per donarmela una seconda volta” aveva raccontato al ‘Corriere della Sera’ il diretto interessato, collegando gli ultimi momenti di vita della madre alla sua guarigione.

Ricordo che mamma arriva, come in un sogno. Mi addormento serenamente e a un certo punto entra Chiara, l’infermiera, che le mette due dita vicino alla carotide e ne accerta la morte. Mi riaddormento, mamma viene portata via. Poi mi sveglio alle 4 di mattina per i primi esami e accade il miracoloso: i miei valori, che fino a quel momento non davano segni di miglioramento, finalmente iniziano a risalire” aveva spiegato in quell’intervista Chiambretti, ammettendo di essere guarito in quel momento lì “in quel passaggio dalla morte alla vita mia madre rinunciando alla sua ha scelto di darmi la vita per la seconda volta”. Parlando più recentemente col magazine ‘Oggi’, Chiambretti aveva detto di credere in una forma di Aldilà perché “anche mia madre ci credeva tantissimo, e alcuni eventi incredibili che in questi due anni e mezzo dalla sua morte si sono manifestati mi danno la convinzione che non esistano Paradiso, Inferno o Purgatorio, ma qualcosa che ti accompagna anche quando la persona più cara della tua vita se n’è andata”.