Felix van Groeningen e Charlotte Vandermeesch chi sono: carriera e filmografia
Felix van Groeningen e Charlotte Vandermeesch sono una coppia di attori belgi, molto noti per aver curato la sceneggiatura e la regia de Le otto montagne, pellicola con la quale hanno ricevuto il premio dalla giuria di Cannes’75. Una coppia sia su grande schermo che nella vita reale legata da un amore profondo, che si racconterà ai microfoni di Che tempo che fa.
Charlotte Vandermeesch è un attrice e autrice di grande talento che ha lavorato alla sceneggiatura del film di Van Groeningen, Alabama Monroe. Un volto molto apprezzato nel mondo cinematografico che ha preso parte a diverse pellicole quali: Adoration, De Premier e Belgica. Felix van Groeningen si è fatto strada nel mondo del cinema d’autore, il cui apice ha raggiunto nel 2009 in occasione della Quinzaine des réalisateurs di Cannes. All’evento ha presentato The Misfortunates che ha ottenuto notevole successo. Il film Alabama Monroe è stato nominato agli Oscar come miglior film straniero e nel 2018 ha diretto My Beautiful Boy.
Felix van Groeningen e Charlotte Vandermeesch, il trionfo a Cannes: “Non capivamo nulla”
Felix van Groeningen e Charlotte Vandermeesch hanno trionfato a Cannes ’75 grazie alla pellicola Le otto montagne, di cui hanno curato regia e sceneggiatura. In occasione di un’intervista al Corriere della Sera, ricordano l’euforia di quei momenti: “Ci è arrivata la telefonata dal festival verso ora di pranzo a Anversa, ci hanno detto che eravamo nel palmarès, non sapevamo ancora in quale casella. Abbiamo cercato un volo e chiamato Alessandro e Luca, per condividere la gioia. Ci siamo ritrovati dietro le quinte con un calice di champagne in mano, non capivamo nulla. Li abbiamo richiamati. Un delirio“.
La coppia ha ammesso di aver lavorato al film mentre stavano attraversando un periodo di crisi: “Questo film è arrivato in momento particolare per la nostra coppia, eravamo in crisi e avevamo bisogno di riconnetterci. Félix ha avuto una delle sue grandi idee, fare insieme questo viaggio, fisico e metaforico. Ci siamo trasferiti cinque mesi in Val d’Aosta, con nostro figlio Rufus che si è inserito nella comunità. Il nostro è un sodalizio artistico e umano, siamo complici, amici, amanti. Il bacio mi è venuto spontaneo”.