Attraverso il quotidiano che dirige, Libero, il giornalista Vittorio Feltri si è posto alcuni quesiti riguardanti le mascherine. Del resto, ormai da mesi, le autorità ci consigliano/ci obbligano di indossare i famosi dispositivi di protezione individuale, ma questi sembrano introvabili, a volte non sono a norma, e altre volte ancora, hanno costi esorbitanti. “La vicenda delle mascherine – scrive Feltri sul suo quotidiano – è quanto di più grottesco accada da quando il virus ha sconvolto le nostre vite. Da oltre due mesi è in atto una lotta che definirei fratricida fra cittadini allo scopo di procurarsi la mitica protezione per il naso e la bocca”. Secondo Feltri, la gente pensa a volte di sfuggire al contagio da coronavirus, semplicemente indossando la famosa protezione per naso e bocca: “La gente va capita – prosegue lo stesso – ascolta virologi e specialisti vari, ritenendo che si tratti di scienziati infallibili, e si attiene ai loro consigli, spesso contraddittori su tutto, dalla durata dell’ infezione ai metodi per contrastarla, e ubbidisce all’ultimo di essi che ha parlato”. Resta il fatto che, consigli utili o meno, le mascherine appaiono ora come ora un bene introvabili, quasi come fossero oro: “C’è chi le trova e chi non le trova. Chi per acquistarne una spende cento euro e chi 5. Il popolo ignaro di certe problematiche non sa più a che santo votarsi per comprare l’oggetto miracoloso che gli garantisca l’immunità. La caccia al quale è diventata una delle principali attività dei compatrioti”.
VITTORIO FELTRI: “ITALIANI COME DROGATI ALLA RICERCA DELLA FASCETTA DI TESSUTO”
Il direttore di Libero si pone quindi una domanda decisamente lecita: “Se tali mascherine sono tanto importanti, come mai dall’inizio della pandemia è tanto difficile averle a un prezzo ragionevole?”, ricordando anche che, “per cucirne alcuni milioni non ci vogliono dei geni della tecnologia, sono sufficienti alcune fabbriche tessili che in una settimana possono sfornarne in quantità tale da sommergerci”. E invece gli italiani sono alla ricerca spasmodica di Dpi, “Come drogati in crisi di astinenza per impossessarci di questa stupidissima fascetta di tessuto”. Feltri punta il dito nei confronti dell’esecutivo, che secondo lo stesso “si dà tante arie però non è capace di risolvere un problema così semplice, quasi sciocco”. Ed ecco che scatta l’altra domanda, altrettanto accettabile: “se le cosiddette autorità centrali e periferiche non sono in grado di munirci di una striscetta di squallida pezza che ci eviti la malattia, come si può sperare che siano in grado di eliminare la minaccia del Covid?”. Il collega della carta stampata ricorda i centinaia di morti fra medici, infermieri e operatori sanitari: “Se non siamo all’altezza di difendere i dottori nell’esercizio della loro delicata professione, come reputiamo di potere salvare da morte certa muratori e idraulici colpiti dal micidiale morbo?”.