Qual è l’utilità degli esami di maturità? Se lo chiede Vittorio Feltri, direttore editoriale di Libero, sul canale YouTube del quotidiano. Tanti i dubbi riguardo la prova finale dei cinque anni di superiori per il giornalista, che parla degli esami come “inutili”. Nel video, il direttore spiega la loro genesi: furono introdotti da Gentile sotto il regime fascista, nel 1923 e tutt’oggi, cent’anni dopo, sono ancora in girone.



Per Feltri, l’esame di Stato diventa un’ulteriore tortura per gli studenti che durante gli anni di studio hanno già dovuto affrontare momenti difficili dovuti alle interrogazioni e al continuo confronto con i professori. Proprio i docenti, per il giornalista, sono le uniche persone qualificate per giudicare la maturità degli studenti. Dunque l’esame diventa una formalità superflua, tanto da chiedere al presidente Giorgia Meloni di pensare all’abolizione.



Feltri: “Giorgia Meloni intervenga”

Nel video, Feltri parte così: “Quest’anno nella prima prova c’era la possibilità da parte degli studenti di scegliere un tema di attualità ossia la figura di Oriana Fallaci che non dico che sia stata ignorata ma è stata colpita dalle polemiche perché non era conformista, anzi, totalmente anticonformista e dunque prestava il fianco alle critiche dei soliti personaggi della sinistra. Gli esami di maturità sono di fatto diventati inutili, anzi, forse lo sono sempre stati. Furono inaugurati nel 1923 per volere di Gentile, noto filosofo, che aveva una sua mentalità da genio della cultura”.



Secondo il direttore di Libero, “Oggi se un ragazzo frequenta un liceo e arriva al quinto anno, stupido non è altrimenti sarebbe stato bocciato e costretto a ripetere l’anno. Tutti quelli che partecipano all’esame di maturità sono evidentemente maturi. Questo esame è soltanto una tortura che si aggiunge a quella che hanno dovuto subire nel corso degli anni di studio. Prego la presidente del Consiglio Meloni sulla necessità di abolire questo esame inutile”.