Anche Vittorio Feltri si scaglia contro il reddito di cittadinanza. Il direttore editoriale di Libero ne ha parlato oggi a L’Aria che tira, bocciando la misura fortemente voluta dal MoVimento 5 Stelle con parole forti. «I posti di lavoro ci sono, ma manca la voglia di lavorare. Il motivo è chiaro: il reddito di cittadinanza si è rivelato una boiata pazzesca». Il giornalista ha poi proseguito: «Solamente un cretino va a guadagnare 1200 euro al mese quando ne può prendere 800 grattandosi il ventre e dopo con un lavoretto in nero arrotonda e tira a campare. Questo è un ragionamento che immagino facciano in molti». La soluzione per Feltri è togliere il reddito di cittadinanza e assistere davvero i poveri: «Anche a Milano c’è gente disperata che vive per strada e nessuno la soccorre, questi sono i poveri veri. Non si può eliminare totalmente il disagio sociale. In un mondo di diseguali, non possiamo diventare tutti uguali. E rendiamoci conto che è più facile che un ricco diventi povero che il contrario».
FELTRI SU VACCINI E “BOOM” MELONI
Vittorio Feltri ha affrontato anche il tema della vaccinazione: «Il Covid ormai ha perso mordente per un motivo solo, che finalmente si vaccinano tutti o quasi tutti. Ho scoperto che anche i ragazzi sono molto favorevoli a farsi il vaccino, il che mi conforta. Vuol dire che sono meno cretini di certa gente di mezza età che ha più paura del vaccino che del Covid». Ma a L’Aria che tira ha parlato anche della crescita importante di Fratelli d’Italia nei sondaggi politici: «È di una evidenza assoluta il fatto che Giorgia Meloni sia una brava politica. Ha aumentato gradualmente i propri consensi ed essendo l’unica all’opposizione trae dei vantaggi indiscutibili». A proposito dell’incontro tra Giorgia Meloni e il premier Mario Draghi: «Trovo del tutto normale che il capo dell’opposizione incontri il Presidente del Consiglio che non è un uomo di partito e che possano discutere dei problemi che attualmente angustiano l’Italia. Non ci trovo nulla di straordinario. Il fatto che sia una donna non è importante. Se stiamo a guardare il sesso delle persone torniamo al Medioevo».