Il quotidiano Libero ha pubblicato oggi un articolo, firmato da Fabio Rubini, per cercare di smentire la visione della sinistra sul fenomeno dei femminicidi. “Per la sinistra”, spiega il giornalista, “l’identikit del femminicida medio risponde a questa descrizione: maschio, bianco, italiano, proveniente da una società – la nostra-, tipicamente patriarcale“. Nella realtà, però, continua l’articolo, buona parte dei femminicidi nel nostro paese sono commessi da migranti, che contestualmente rappresentano la minima parte della popolazione, pari ad appena l’8%. Verità, tuttavia, che alla sinistra non interessano, perché “quando s’innamorano di un’idea, di una battaglia, avanzano col paraocchi e guai a fargli notare l’errore”.
I dati di Libero sui femminicidi: “25% commessi da migranti”
Insomma, i femminicidi in Italia per Libero, seppur sia vero che nella maggior parte dei casi sono compiuti da italiani, non rispondono sempre all’identikit dell’uomo bianco, di buona famiglia, istruito ed insospettabile. Passando strettamente ai dati, infatti, si sottolinea che sul totale degli omicidi ai danni di una donna e commessi da un uomo che in qualche misura è o era in passato legato sentimentalmente a lei, “circa il 25% è stato commesso da stranieri“.
Gli stranieri, insomma, incido in maniera importante sul numero di femminicidi, ma contestualmente rappresentano anche “poco più dell’8% della popolazione residente in Italia”, dato che dimostra come “l’impatto sul totale è ancora maggiore”. Analizzando, invece, i dati riferiti agli anni tra il 2018 e il 2021, emerge come il totale fosse di 657 casi (quest’anno sono 105), “di questi 630 hanno trovato un colpevole e per 123 volte l’arrestato è straniero, cioè nel 23% dei casi“. Insomma, secondo Libero, pur non giustificando in nessun modo i femminicidi, o gli italiani che li hanno compiuti, il dato sugli stranieri “smaschera il tentativo della sinistra di lavarsi la coscienza rispetto a un tema, quello dell’immigrazione irregolare e incontrollata, sul quale da sempre preferisce chiudere entrambi gli occhi. Troppo comodo”, conclude il giornalista, “accusare il governo di centrodestra per una situazione fuori controllo generata dalle politiche delle maglie larghe propugnate dai governi a trazione centrosinistra”.