REGIONE LOMBARDIA, PASSA LA PROPOSTA DI LEGGE DELLA LEGA SU FEMMINICIDIO E INFANTICIDIO

È passata la proposta di legge della Lega nell’ultimo Consiglio Regionale di Lombardia in merito ad una fattispecie particolare dell’odioso reato di femminicidio: non con poche polemiche ai banchi dell’opposizione, passa la mozione che chiede di riconoscere il femminicidio di una donna incinta come un effettivo duplice omicidio, della madre appunto e anche del feto in grembo.



La proposta presentata dalla Lega con prima firmataria Alessandra Cappellari, consigliera regionale della Lega e membro dell’Ufficio di presidenza dell’Aula, prende spunto dal terribile omicidio di Giulia Tramontano in quel di Senago: la ragazza ancora giovanissima, incinta del piccolo Thiago, negli scorsi mesi è stata brutalmente uccisa con 37 coltellate dal compagno e padre del feto Alessandro Impagnatiello. Dopo le prime discussioni in Consiglio, la mozione è stata approvata: «riconoscimento del reato di duplice omicidio in caso di assassinio di una donna in stato avanzato di gravidanza», ovvero incinta da almeno tre mesi. Nel testo della proposta si legge poi come in Italia «si piangono purtroppo molti casi (di femminicidio) in cui la vittima è risultata una donna in gravidanza, ma ai rispettivi assassini è stata inflitta una pena unicamente per l’omicidio della mamma e non quella di duplice omicidio; dopo il clamore mediatico, spesso ci si dimentica dei tanti omicidi». Per questo motivo, il Carroccio lancia l’intervento legislativo utile per riconoscere «la personalità giuridica del feto e quindi il duplice omicidio quando la vittima di un delitto è una donna in gravidanza in stato avanzato o comunque dopo il terzo mese».



IL CASO TRAMONTANO E LE REAZIONI ALLA PROPOSTA DELLA LEGA IN LOMBARDIA

«Se uccidi una donna incinta sei colpevole di un duplice omicidio. Una proposta di giustizia voluta dalla Lega e approvata oggi al consiglio regionale della Lombardia. Con un pensiero a Giulia Tramontano e il bimbo che portava in grembo»: così il leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini commenta soddisfatto l’approvazione della proposta di legge sul femminicidio di donne incinta come duplice omicidio riconosciuto. A stretto giro spiega direttamente la firmataria del testo all’ANSA: «Bene l’approvazione di questa mozione per impegnare la Giunta regionale a chiedere al Governo un intervento normativo per riconoscere il duplice omicidio quando la vittima è una donna in avanzato stato di gravidanza, ossia dopo il terzo mese – ha dichiarato Cappellari –. È vergognoso come l’opposizione abbia pesantemente criticato questa mozione, strumentalizzando addirittura la legge 194, chiedendone addirittura il ritiro e, alla fine, astenendosi e lavandosi le mani per non approvare una proposta di buonsenso».



Quella passata al momento è una proposta di legge che però impegna la giunta Fontana a portare avanti il provvedimento: se infatti la proposta Cappellari dovesse passare, la Regione Lombardia arriverebbe a chiedere formalmente al Governo di prendere in considerazione l’ipotesi di una legge che equipari il femminicidio di una donna incinta a un duplice omicidio (iter di legge simile è già stato presentato in Parlamento da Fratelli d’Italia). Concorde il Centrodestra, durissima invece la reazione delle opposizioni che nel giorno in cui il Comune di Milano annuncia l’assegnazione dell’Ambrogino d’Oro alla memoria di Giulia Tramontano, affermano: «Il gruppo regionale del Pd non ha partecipato al voto perché la mozione è superficiale, omissiva, in contraddizione con le norme e pericolosamente propagandistica. Per contrastare la violenza sulle donne c’è ancora tanto da fare e non è di questa nuova legge che abbiamo bisogno. Piuttosto è urgente introdurre il reato di femminicidio, a cui la mozione non fa cenno. Le donne citate in questo atto ci sollecitano a fare molto di più», attacca Paola Bocci, consigliera dem in Lombardia. Polemiche anche da M5s e Alleanza Verdi-Sinistra che come il Pd hanno voluto astenersi dalla mozione della Lega. «Usano la legge 194 per opporsi a una mozione che in realtà significa tutt’altro, ossia dare il giusto peso a un atto così abominevole come uccidere una donna, oltretutto incinta», è il commento del consigliere regionale di Avs, Onorio Rosati.