Protagonista di una grande stagione in questo campionato di Serie A 2019-2020 è certo il Bologna di Sinisa Mihajlovic, che oggi pure sarà in campo in questa 24^ giornata per affrontare, con il favore del pronostico, il Genoa. La formazione felsinea, che pure torna in campo dopo tre successi di fila (tra cui spicca un feroce 3-2 imposto alla Roma di Fonseca) si sta confermando sempre più una delle più belle realtà del nostro calcio: per gli emiliani oggi si conta pure la settima posizione in graduatoria con 33 punti e il sogno di approdare alle Coppe Europee, sempre più vicino. Dietro a tale momento d’oro dei rossoblu vi è senza dubbio il carisma di un grande allenatore come Mihajlovic, che nonostante la malattia, sta guidando i suoi giocatori verso piò alti trionfi. Ma non solo: oltre al tecnico serbo c’è una società che sta lavorato molto bene con Walter Sabatini, fiore all’occhiello dello staff dirigenziale felsineo. Per parlare del momento d’oro del Bologna abbiamo sentito Marco De Marchi, ex giocatore rossoblu e ora procuratore sportivo: eccolo in questa intervista esclusiva a ilsussidiario.net.



Sorpresa Bologna: se lo aspettava all’inizio della stagione? Diciamo che ci si poteva aspettare un ottimo campionato, anche per l’ottimo lavoro fatto dal presidente, dalla società, dalla bravura  dello stesso Mihajlovic. Magari non ci si poteva aspettare una situazione di classifica a questi livelli!

Quanti sono i meriti della società e in particolare di Walter Sabatini? Molti, innanzitutto perchè il presidente ha investito tanto. C’è sempre la grande capacità a scovare talenti di notevole qualità tecnica. Poi c’è merito di tutto lo staff  tecnico, dirigenziale del Bologna. Col grande lavoro di Marco Di Vaio capo degli osservatori, del direttore sportivo Riccardo Bigon e di Walter Sabatini. Come naturalmente di Sinisa Mihajlovic.



Mihajlovic sempre un grande allenatore, nonostante la malattia. Un grande uomo, innanzitutto per il suo coraggio di come sta affrontando la sua malattia e nello stesso tempo un allenatore di notevole valore tecnico che sta guidando nel modo migliore il Bologna.

Chi sono i giocatori più rappresentativi del fenomeno Bologna? Quali i meriti del gruppo?  C’è Palacio che è un po’ il leader silenzioso della squadra, ma devo dire che tutto il Bologna, tutti i giocatori della formazione emiliana si stanno dimostrando veramente all’altezza, stanno giocando veramente bene.

Sabatini dice che ora il Bologna deve puntare all’Europa League e che Orsolini vale 70 milioni di euro. E’ d’accordo con le sue affermazioni? Sabatini è uno dei più grandi dirigenti sportivi italiani e questa cosa si può accettare anche come una provocazione. Lui del resto è un personaggio veramente affascinante e le cose che dice per me sono sempre di grande valore. Orsolini del resto è uno dei migliori calciatori italiani destinati a crescere sempre di più. L’Europa è un obiettivo importante e a questo punto mi sembra giusto provare a raggiungerla.



Le piace il gioco del Bologna, il calcio che esprime la formazione felsinea? Mi piace molto, del resto è un calcio molto bello, molto spettacolare, molto divertente.

Quanto conta lavorare in un ambiente tranquillo, una città che vive il calcio senza    eccessive polemiche per ottenere questi risultati? Tanto e devo dire che c’era bisogno di cambiar aria. Il Bologna sta dimostrando di poter fare bene in una città dove il calcio viene vissuto senza eccessiva pressione.

Che differenza c’è tra il suo Bologna e quello di adesso? Devo dire che il mio era sicuramente più forte ( ride, ndr ). No a parte questo devo ammettere che sarebbe stata una bella lotta tra il mio Bologna e quello di adesso. Era un Bologna molto competitivo, visto che nella mia prima permanenza nella formazione rossoblù riuscimmo a raggiungere la qualificazione in Coppa Uefa. Spero che la stessa cosa accada anche questa volta…

(Franco Vittadini)