Il fentanil continua a mietere vittime negli Stati Uniti, è una vera e propria piaga sociale, e negli ultimi mesi sta iniziando ad uccidere anche i bambini, vittime indirette della droga. Il caso più grave è quello di Hoenix Castro, una neonata di soli 3 mesi che venne dichiarata morta la mattina del 13 maggio scorso dai soccorritori di San José, il California. L’autopsia aveva stabilito che la piccola fosse morta dopo un’overdose di metanfetamina e fentanil e tracce dell’oppiaceo furono rilevate su tutto il pigiamino della piccola. Dal Kentucky all’Oklahoma, come scrivono i francesi di Le Monde, si moltplicano purtroppo queste vittime innocenti da oppioidi, decessi che arrivano ancor prima di poter imparare a fare qualsiasi cosa.
A New York Nicholas Dominici è morto ad un solo anno alla fine dello scorso settembre durante l’ora del pisolino all’asilo: c’era del fentanil sotto un materasso e il bimbo l’ha ingerito attratto dalla curiosità. A metà novembre la morte di una bimba di 10 mesi, settimo decesso correlato al fentanil in meno di 5 anni a Milwaukee. Alla fine degli anni ’80 il crack aveva scatenato il caos fra i neonati, venivano chiamati i “bambini della cocaina” in quanto esposti alla sostanza già nel grembo materno vista la quantità che circolava all’epoca, e spesso e volentieri sono nati prematuri, a volte non raggiungendo nemmeno il chilo.
FENTANIL, BIMBI E NEONATI VITTIME DELLA DROGA: PER ORA IL CONTRASTO NON DÀ RISULTATI
Nonostante le autorità stiano cercando in tutti i modi di fermare quella che è una vera e propria pandemia, e nonostante la distribuzione del farmaco Narcan per cercare di contrastare l’effetto degli oppioidi, non sembrano registrarsi dei passi avanti significativi nella lotta contro questo tipo di droga, ed è in particolare la California lo stato maggiormente falcidiato: 7.000 morti per overdose nel 2022.
I casi di fentanil sono aumentati del 594% e lo stato ha destinato alla crisi un budget che ha raggiunto il miliardo di dollari. A livello nazionale i morti dovrebbero raggiungere la cifra di 120mila nel 2023, contro i 110 dell’anno precedente, e purtroppo sempre più giovani stanno perdendo la vita, anche nella fascia 10-19 anni. Si stanno diffondendo varie campagne nelle scuole per cercare di contrastare il fenomeno, ma come spiegato fino ad ora, il fentanil non conosce crisi.