Si parla del Fentanyl, la droga degli zombie, stamane negli studi di Uno Mattina. Il farmaco si usa nella terapia del dolore ma viene usato come sostanza stupefacente. In studio nel programma di Rai Uno, l’esponente dei carabinieri Salvatore Leotta, tenente colonnello: “In Italia siamo messi meglio di altri Paesi, l’eco è arrivato anche da noi dagli Stati Uniti ma il dato non è allarmante, la soglia di attenzione è molto alta perchè il Fentanyl è molto pericoloso. Prestiamo molta attenzione a questa sostanza ma le attività non ci restituiscono un dato allarmante”.
E ancora: “Il Fentanyl non ha toccato il territorio nazionale”, riferendosi ad una recente indagine italiana in collaborazione con gli USA. In studio anche la dottoressa Simona Pichini: “Il Fentanyl è un farmaco, un oppioide a basso costo, sintetico, si fa in laboratorio, ha effetti 50/100 volte dell’eroina. Viene utilizzato negli ospedali per il dolore post operazione o come cerotto nel dolore oncologico, è prescritto in maniera illimitata, poi c’è tutto un mercato illegale”. Il colonnello Salvatore Leotta ha ripreso la parola: “Il Fentanyl è acquistato oggi sul dark web, sui market place online, arrivano a casa con un pacchetto anonimo, quindi un diverso modo di acquistare la droga”.
FENTANYL, LA DOTTORESSA PICHINI: “NON CONOSCIAMO LA DOSE PER BLOCCARE L’OVERDOSE”
Di nuovo la dottoressa Pichini: “L’oppio è prodotto nel sud est asiatico, questa sostanza viene usata per utilizzare l’eroina stessa ma l’effetto del Fentanyl è molto più forte. Dà dipendenza come oppiacei e oppioidi, ma non credo che si arrivi alla dipendenza visto che aumentando la dose è mortale. Agisce su recettori cerebrali – aggiunge – è un narcotico e blocca anche il centro del respiro, avviene quindi l’overdose. Il Naloxone è un antidoto per tutti gli oppiacei, ma è ben settato per l’eroina, poco si conosce per il Fentanyl, spesso le dosi per l’eroina non servono per il Fentanyl”.
Il Fentanyl si sta purtroppo diffondendo fra i più giovani grazie anche alla modalità del mercato che è diventato digitale. “La droga più utilizzata in Italia è la cannabis seguita dalla cocaina – precisa l’esperta – ma c’è un 10% di giovani che usa le nuove sostanze che sono studiate chimicamente per avere un’azione più lunga nel tempo e sono anche più tossiche quindi la mortalità aumenta. L’età di utilizzo si è abbassata da quando c’è la possibilità di comprarle sul web”.