Il dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha annunciato sanzioni contro 25 tra aziende e soggetti con sede Cina, accusati di aver prodotto delle sostanze chimiche utilizzate per realizzare il fentanyl, poi distribuito illegalmente oltre oceano. “Sappiamo chi è responsabile dell’avvelenamento del popolo americano”, le parole di Merrick Garland, procuratore generale americano, così come si legge sul sito de Il Fatto Quotidiano. Il fentanyl, un potente oppioide, è considerato fra i principali responsabili della crisi della droga in corso in questi anni dall’altra parte dell’oceano, del resto è facilmente reperibile sul mercato e do una fortissima dipendenza.
Nel 2022 ha causato quasi 110mila decessi, e l’overdose da fentanyl è la prima causa di morte per gli under 40 in ben 37 stati americani. Secondo quanto specificato da Garland, la catena di approvvigionamento “spesso inizia con le aziende chimiche in Cina”. Da lì le sostanze vengono poi spedite in Messico dove vengono utilizzare per produrre la droga vera e propria in laboratori clandestini.
FENTANYL, USA SANZIONANO I CINESI: LA REPLICA DI PECHINO
Una volta “cucinato” il fentanyl viene immesso negli Stati Uniti sotto etichette false e indirizzi fake per evitare che i prodotti vengano identificati dalle autorità. Ecco perchè gli Usa hanno deciso di intervenire alla fonte sanzionando 12 aziende e 13 soggetti cinesi, cui si aggiungono anche altri tre soggetti canadesi.
Pronta la replica di Pechino: “Ci opponiamo fermamente alle sanzioni e ai procedimenti giudiziari degli Stati Uniti contro entità e individui cinesi e alla grave violazione dei diritti e degli interessi legittimi delle imprese e delle persone interessate”, le parole del ministro degli esteri cinesi che aggiunge: “La crisi del fentanyl negli Stati Uniti è radicata nel Paese. “Imporre pressioni e sanzioni non può risolvere i problemi degli Stati Uniti. Creerà soltanto ostacoli alla cooperazione sino-americana sul controllo della droga”.