Ferite mortali: il cast del film in onda oggi

Ferite mortali – titolo originale Exit Wounds – è un film d’azione del 2001 diretto da Andrzej Bartkowiak, che verrà trasmesso il 27 novembre alle 23:30 su Italia 1. Questo thriller adrenalinico si distingue per il suo mix di intense scene d’azione e un tono spesso ironico, che lo rende diverso dai tradizionali film d’azione dell’epoca. Protagonista indiscusso del film è Steven Seagal, che interpreta il duro poliziotto Orin Boyd, un agente della polizia di Detroit con un forte senso della giustizia ma anche un carattere ruvido e impulsivo. Al suo fianco c’è DMX, rapper e attore di grande talento, che offre una delle sue performance più apprezzate nei panni di Latrell Walker, un ex criminale che si trova coinvolto in un’indagine poliziesca.



Il cast include anche Anthony Anderson e Isaiah Washington, che aggiungono un tocco comico e drammatico al film, creando un equilibrio interessante tra azione, tensione e momenti di leggerezza. La colonna sonora è uno degli aspetti più distintivi del film, caratterizzata da tracce hip-hop che contribuiscono a dare un’energia unica alla pellicola. Le musiche, con brani di DMX e Nas, rinforzano l’atmosfera urbana e aggressiva del film, aggiungendo un’ulteriore dimensione alla già dinamica trama.



La trama di Ferite mortali

Orin Boyd (Steven Seagal) è un poliziotto dall’approccio diretto e poco ortodosso che, dopo aver salvato il vicepresidente degli Stati Uniti durante un intervento rischioso e utilizzando metodi controversi, viene trasferito in un distretto di polizia di Detroit noto per la sua criminalità e corruzione. In questo nuovo incarico, Boyd si rende presto conto che la situazione è più complicata di quanto sembri. Scopre infatti un vasto giro di corruzione che coinvolge molti dei suoi colleghi, tra cui alcuni ufficiali di alto rango, che sono implicati in attività illecite legate al crimine organizzato. La sua indagine personale lo porta a un incontro casuale con Latrell Walker (DMX), un ex criminale che, nonostante il suo passato oscuro, è diventato un ricco imprenditore.



Walker è, infatti, legato alla criminalità che Boyd sta cercando di combattere, ma sembra avere un suo piano per rimettere le cose a posto. I due decidono di allearsi, dando vita a un duo improbabile ma determinato. Insieme, cercheranno di smascherare la rete di corruzione che minaccia di distruggere la città e portare alla luce i veri colpevoli. Mentre Boyd si scontra con i suoi colleghi corrotti e affronta continui pericoli, Walker mette in gioco le sue risorse e le sue conoscenze nel crimine per aiutare il poliziotto. Tra sparatorie, inseguimenti frenetici e continui colpi di scena, il film si sviluppa in un crescendo di azione che culmina in un finale esplosivo, dove ogni personaggio deve fare i conti con le proprie scelte.

Ferite, il film è tratto da un romanzo ma…

Ferite mortali è tratto dal romanzo Exit Wounds di John Westermann, ma la trama è stata notevolmente modificata per adattarsi meglio alle esigenze del genere action. Steven Seagal, famoso per film come Trappola in alto mare, torna in grande forma dopo un periodo di appannamento fisico, mostrando un’impronta più dinamica e atletica nel suo ruolo di Orin Boyd, un poliziotto dal carattere impetuoso. Al fianco di Seagal, DMX (recentemente scomparso) offre una delle sue performance cinematografiche più apprezzate, dimostrando una grande abilità nel passare dal rap al grande schermo. La sua interpretazione di Latrell Walker è riuscita a guadagnare molti consensi, diventando uno dei punti di forza del film.

La chimica tra Seagal e DMX ha portato anche a una collaborazione musicale nella colonna sonora, con il rapper che ha contribuito a dare un ritmo più urban e coinvolgente alla pellicola. Nonostante questi aspetti positivi, Ferite mortali non è privo di piccoli errori divertenti: in una scena, Seagal combatte in una stanza piena di specchi, ma la troupe non si riflette mai, un dettaglio che ha sorpreso molti spettatori. In un’altra sequenza, un’auto danneggiata sembra miracolosamente intatta in un fotogramma successivo, un lapsus che non è sfuggito ai più attenti.