Un 28enne romano è stato condannato a sei mesi di galera dopo aver aggredito dei carabinieri che lo avevano fermato mentre stava cercando di fuggire da un party illegale. La vicenda è raccontata in queste ore dal quotidiano Il Messaggero, ed ha come protagonista un giovane, tale C.P., che sabato scorso aveva partecipato ad una festa illegale ad Acilia, in provincia di Roma, che violava ovviamente le misure di restrizione anti covid in vigore. Mentre stava cercando di svignarsela, percorrendo una stradina di campagna, fermato dalle forze dell’ordine ha spiegato: «Siamo qui per comprare delle piante».



A quel punto i carabinieri, che non hanno naturalmente creduto alla tesi del giovane, hanno cercato di fermarlo e lui ha reagito in maniera violenta, aggredendoli: «Infami. Non mi fate paura». Il 28enne romano è stato condannato a sei mesi per resistenza a pubblico ufficiale. Ad allertare i carabinieri era stata la musica ad alto volume ma soprattutto dei movimenti sospetti, un continuo via-vai di auto, attorno alle ore 17:00 di sabato pomeriggio. Dopo le segnalazione le forze dell’ordine si sono così recate presso una villa in via Carlo Albizzati a Dragona, ma nessuno rispondeva al citofono.



FERMATO PER PARTY ILLEGALE: DA SEMPLICE MULTA A CONDANNA

Mentre stavano cercando di parlare con i proprietari di casa, i militari hanno visto due auto uscire da un’uscita secondaria: una è riescita a scappare mentre l’altra è stata fermata vicino ad un’azienda agricola tra l’altro dell’agronomo Valentino della Porta, esponente di Coldiretti e spesso ospite nelle trasmissioni televisive. Uno dei tre fuggitivi a bordo dell’auto, fermato, si è giustificato dicendo: «Siamo venuti qui per comprare delle piante», ma l’agronomo ha negato la versione: «Nessuno è venuto a comprare niente. L’unico ingresso è quello principale in via Carlo Albizzati, da cui non è entrato nessuno. Queste persone non dovrebbero stare qui». A quel punto il 28enne ha iniziato ad inveire contro i militari dell’Arma, e uno di loro, sbattendo con il coccige sull’autoradio, ha riportato «un trauma contusivo». Una situazione che ovviamente ha aggravato la posizione del 28enne, che è stato ieri processato per direttissima quando avrebbe potuto cavarsela con una semplice multa.

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