La nota vicenda Ferragni/Balocco sul pandoro di Natale è l’occasione per approfondire qualche tematica relativa all’essere imprenditore.

Qualche osservazione al contorno. Nessuno nega le capacità imprenditoriali della signora Ferragni, maritata in Lucia, dal cognome del marito Federico, in arte (si fa per dire) Fedez. Nel giro di pochi anni è diventata un punto di riferimento per molti/e consumatori/trici che acquistano tutto quello che propone: dai giocattoli alle penne, dai dolci all’acqua minerale. Il brand spopola e molte aziende la chiamano come testimonial, la Bmw è l’ultimo esempio in ordine di tempo.



Ma non è finita qui. Su Prime Video potete trovare anche due serie in cui si raccontano le vicende dei Ferragnez con bambini, amici e parenti vari. Lo scorso anno ho visto una puntata. Era ambientata sul lago di Como: villa bellissima, ambienti lussuosi, un parco secolare. Addirittura una giostra con i cavalli tutta a disposizione dei figli. Mi ha colpito l’eleganza del marito Fedez. Di ritorno da un viaggio a Milano entra in casa e la prima cosa che dice è: “Mi sento un pò imbarazzato devo andare a cagare…”. Un autentico signore…



Sempre in tema di eleganza, una scenetta li vede protagonisti, sempre a favore delle telecamere. Lui che l’avvicina e le dice: “Stamattina abbiamo fatto l’amore: che voto mi dai?”. Non ricordo la risposta. Ma basta la domanda…

Al di là della pochezza intellettuale e morale, quello che dà fastidio non è la ricchezza, ma la sua ostentazione. Ferragni e Fedez nell’attico di Milano, Ferragni e Fedez nella nuova villa sul lago, Ferragni e Fedez al Festival di Sanremo. In un crescendo rossiniano su social e dintorni.

Sono brianzolo, orgogliosamente brianzolo. Sono nato e vivo in una zona molto ricca, la Svizzera d’Italia. Una ricchezza nata dal lavoro di numerosi imprenditori. Che però, salvo rare eccezioni (leggi Ranzani di Cantù), non hanno mai fatto mostra della loro prosperità economica. Ricordo il figlio di un imprenditore che va a trovare il padre alla guida di una Lamborghini, fiero del recente acquisto. Il padre lo guarda e lo smonta: “Questa la tieni a casa tua. In fabbrica non la fai vedere. Sarebbe uno schiaffo nei confronti di chi può permettersi la Panda, al massimo”.



Va bene, però i Ferragnez fanno beneficienza. Lo abbiamo visto anche con il pentimento, tardivo, dell’influencer per cercare di tacitare lo tsunami provocato dalla vicenda Balocco. Chiara ha deciso di devolvere un milione di euro all’ospedale coinvolto nell’iniziativa. Una domanda sorge però spontanea: perché non lo ha fatto, prima del Natale 2022, quando è emersa la questione, e successivamente con l’avvio dell’inchiesta dell’Antitrust?

Ma ritorniamo al Brianzolo, burbero ma generoso. Anche qui un piccolo episodio la dice lunga. C’era una volta un padre missionario che, di ritorno dall’Africa, andava tutti gli anni, a Natale, in visita al coscritto imprenditore. La scenetta si ripeteva sempre così. Imprenditore: “Ta se chi anmò (sei qui ancora)?”. Padre: “Certo Romildo, quest’anno ho ampliato la scuola e i miei bambini hanno ancora bisogno di te. L’ho chiamata con il tuo nome. Set cuntent? (sei contento)?.” Il Romildo si commuoveva e firmava l’assegno, sempre generoso. Ma non lo diceva a nessuno…

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