Dopo la vittoria di Alan Fabbri sindaco a Ferrara, una bandiera della Lega è comparsa sullo striscione “Verità per Giulio Regeni”, coprendolo parzialmente. Ed è inevitabilmente già polemica. Il neo primo cittadino leghista eletto, il quale ha vinto al ballottaggio sostenuto dalla coalizione di centrodestra, ha portato nella città ad un grande cambiamento poichè dopo 70 anni, per la prima volta, Ferrara non sarà amministrata dal centrosinistra. Ma con esso sono giunte anche le polemiche per la comparsa del drappo che ha coperto in parte lo striscione dedicato al giovane studente ucciso in Egitto ed i cui responsabili sono ancora ignoti, esposta proprio dopo l’annuncio della vittoria di Fabbri sullo scalone del Municipio. Sul perchè sia stato deciso di piazzarla esattamente sopra lo striscione giallo di Amnesty International in memoria del ricercatore italiano non ci è dato saperlo. Uno striscione dalla vita non semplice, come ricorda Il Fatto Quotidiano, dal momento che proprio un anno fa era stato rubato e poi rinvenuto dalla polizia a poca distanza.



FERRARA, BANDIERA LEGA SU STRISCIONE PER GIULIO REGENI: È CAOS

Ovviamente la notizia della bandiera della Lega sul poste dedicato alla memoria di Giulio Regeni non è piaciuta affatto al Pd che ha condannato il gesto tramite i social. “Ci sono tanti modi di festeggiare una vittoria”, è stato il commento su Twitter del vicepresidente della Camera Ettore Rosato. “La Lega a Ferrara ha scelto il peggiore: coprire con la propria bandiera lo striscione per Regeni. Un gesto cattivo e inutile racconta l’arroganza di chi il rispetto per gli italiani lo ha solo a parole”. Ha invece commentato su Facebook l’assessore regionale dell’Emilia Romagna Raffaele Donini: “Mai avrei coperto con una bandierina del mio Partito un grido di dolore di una famiglia, di una comunità cittadina, di un intero Paese, che chiede verità e giustizia per un nostro ragazzo connazionale barbaramente torturato ed ucciso in un Paese straniero”. A L’Aria che tita, su La7, il neo sindaco Alan Fabbri si è difeso mettendo fine alle polemiche ed asserendo: “Lo striscione di Regeni coperto casualmente”.

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