Una donna di 31 anni, accusata di aver ucciso il figlio di un anno nel 2021, sarebbe stata rinviata a giudizio a Ferrara e il processo in Corte d’Assise dovrebbe iniziare il prossimo 9 novembre. Secondo quanto riportato dall’Ansa, le indagini sulla morte del piccolo avrebbero portato a galla l’ipotesi che la giovane madre lo abbia soffocato nel sonno, mentre il bambino dormiva nel lettone con lei. Gli avvocati che assistono la 31enne accusata di omicidio volontario aggravato, Marcello Rambaldi e Alessio Lambertini, avrebbero depositato una consulenza che ne attesterebbe il vizio totale di mente e avrebbero chiesto una perizia psichiatrica, istanza rigettata dal giudice.
Stando a quanto riportato dalla stessa agenzia di stampa nelle ultime ore, l’ex compagno della donna, assistito dall’avvocato Alessandro Gabellone, si sarebbe costituito parte civile. Il decesso del minore, avvenuto il 17 giugno di due anni fa, sarebbe avvenuto all’interno dell’abitazione della famiglia in cui vivevano anche altri due figli della 31enne. Per il consulente della Procura, la donna sarebbe parzialmente incapace di intendere e volere.
Madre accusata di aver ucciso il figlio di un anno, rinviata a giudizio a Ferrara
Una madre accusata di omicidio volontario aggravato per la morte del figlio di un anno, avvenuta a Ferrara il 17 giugno 2021, andrà a processo il prossimo novembre per rispondere della terribile accusa di aver soffocato il suo bambino mentre dormiva nel lettone con lei. Una ricostruzione che avrebbe portato al rinvio a giudizio della donna, ritenuta affetta da un vizio totale di mente dalla difesa e parzialmente incapace di intendere e volere dal consulente incaricato dal pm, lo psichiatra forense Luciano Finotti. Il giudice avrebbe respinto l’istanza di perizia psichiatrica avanzata dai legali che la assistono e la 31enne dovrebbe comparire in Corte d’Assiste tra circa 5 mesi.
Il rinvio a giudizio, riporta Ansa, sarebbe stato disposto dal giudice dell’udienza preliminare Silvia Marini. Stando all’imputazione formulata, la donna avrebbe ucciso il bimbo nel sonno, all’interno della loro abitazione, soffocandolo. Il consulente incaricato dalla procura, lo psichiatra forense Luciano Finotti, avrebbe evidenziato la sussistenza di una parziale assenza della capacità di intendere e volere, ma la richiesta di una perizia psichiatrica avanzata dai difensori della giovane madre sarebbe stata respinta dal giudice che avrebbe deciso di mandarla a processo. Parte civile l’ex compagno della donna, assistito dall’avvocato Alessandro Gabellone.