A differenza di Lamborghini, che ha detto ufficialmente addio ai motori termici, lasciando spazio agli ibridi e in futuro all’elettrico, Ferrari, non sembra così propensa a dire addio ai suoi gloriosi propulsori ICE. Maranello concluderà nel 2024 lo stabilimento dove verrà realizzata l’elettrica ma da qui a dire che i suoi motori benzina scompariranno dal mercato ne passerà di tempo, almeno fino alla fine degli anni ’30 secondo quanto scrivono gli inglesi della BBC, fonte decisamente autorevole. E a confermare le indiscrezioni ci ha pensato il CEO del Cavallino Rampante, Benedetto Vigna, che ha spiegato che sarebbe arrogante imporre ai clienti cosa guidare, di conseguenza si proseguirà con i motori termici, di pari passo agli ibridi, e poi, dal 2025, spazio alla prima supercar rossa full electric, un progetto quest’ultimo che stando all’azienda offrirà “un’esperienza di guida unica”.



Le case automobilistiche che producono supercar sono fino ad oggi apparse quelle maggiormente scettiche nei confronti degli EV. Si pensi ad esempio a McLaren, Bugatti, Lamborghini, Pagani e via discorrendo, che al momento non hanno ancora sfornato alcuna vettura full electric, e a in questo gruppo non poteva mancare Ferrari. Del resto le supercar sono senza dubbio quelle che hanno maggiormente da perdere nell’elettrico, visto che le fuoriserie sono sempre state sportive, rumorose e in grado di offrire delle sensazioni di guida uniche che per il momento il green non è in grado di replicare, e probabilmente mai lo sarà.



FERRARI, VIGNA: “CON TRE TIPI DI MOTORIZZAZIONI…”

“Non voglio essere arrogante e imporre una scelta al nostro cliente”, ha detto Vigna, “È il cliente che deve scegliere se desidera un ICE (motore a combustione interna), un’auto ibrida o elettrica”. L’Ue ha approvato gli e-fuel anche dal 2035 ma al momento nel Regno Unito tali carburanti non sono ancora ammessi, di conseguenza non è da escludere che le Ferrari possano di fatto scomparire oltre Manica: “Dobbiamo far fronte alle regole di tutti i paesi in cui operiamo”, ha affermato a riguardo Vigna, che poi ha concluso: “Il motivo per cui abbiamo tre tipi di propulsione – ICE, ibrida ed elettrica – è che ci consente di far fronte a qualsiasi regolamentazione, in tutto il mondo”.

Leggi anche

DALLA GERMANIA/ La decrescita felice in salsa teutonica scelta da Berlino