Ferruccio Amendola è il padre di Claudio Amendola, l’amatissimo attore romano che l’ha ricordato con grandissimo affetto e commozione nel salotto di Mara Venier a Domenica In. Il doppiatore ed attore italiano, considerato il re del doppiaggio, ha segnato la storia del cinema dando la voce ad alcuni dei divi più amati di Hollywood. In pochi forse lo sanno, ma la voce del papà di Claudio Amendola è quella di star hollywoodiane come Al Pacino, Silvester Stallone, Dustin Hoffman, Robert De Niro. Proprio Robert De Niro ha incontrato per la prima volta Ferruccio Amendola durante la notte dei Telegatti; un incontro che ha segnato la vita di entrambi e in particolare del doppiatore, padre di tre figli: Federico, Silvia e Claudio.
Tra questi Claudio Amendola ha percorso le orme del padre e proprio lui non perde occasione per ricordarlo e ringraziarlo. “Io lo devo ringraziare più di tutti, più degli altri miei fratelli: mi ha regalato un mestiere e mi ha salvato la vita perchè altrimenti non so cosa avrei fatto. E’ stato un uomo che ha avuto un grande successo ma se lo è sudato e meritato” – ha detto l’attore romano poco dopo la morte dell’amato padre. Non solo, Amendola ospite di Verissimo di Silvia Toffanin ha anche parlato a cuore aperto del rapporto con il padre: “con papà ho vissuto momenti bellissimi, mi ha insegnato tutti i segreti del mestiere. Me lo sono goduto e lui si è goduto la vita fino in fondo”.
Claudio Amendola sul padre Ferruccio: “aver avuto un papà attore fa sì che posso rivederlo spesso”
Claudio Amendola ha ricordato il padre Ferruccio Amendola anche durante la sua ultima intervista a Domenica In da Mara Venier. “I fan mi fermano sempre dicendo: Tu sei bravo, ma tu padre…. E a me fa molto piacere, questa frase me la tatuerei. È stato un gigante. L’ho visto arrabbiato con me solo una volta a 18 anni, feci una stupidaggine che poteva compromettere tutta la mia carriera. In quell’occasione vidi la sua disistima non da padre, ma da uomo e mi colpì molto” – ha rivelato l’attore romano che dalle pagine di Tv Sorrisi e Canzoni ha rivelato di non essersi mai abituato alla sua morte.
“Uno si abitua ai lutti, ma ci sono tante cose che mi sarebbe piaciuto vedesse, o altre da poter condividere con lui. Aver avuto un papà attore fa sì che posso rivederlo spesso e come doppiatore posso risentirlo. Un suo film lo becchi sempre” – ha concluso il figlio d’arte.