I genitori di Tina Anselmi sono stati un vero e proprio punto di riferimento per la prima donna che divenne ministro in Italia. Il padre di colei che è diventata parte integrante della storia politica in Italia lavorava in una farmacia come assistente, mentre mamma Norma si occupava delle faccende di casa e nel frattempo contribuiva alla gestione di un piccolo ristorante. Papà Ferruccio era di origine veneta ed era cresciuto in una famiglia con buone possibilità economiche.
Durante gli studi universitari Ferruccio sposò i principi del socialismo, per questo motivo dovette fare i conti con delle persecuzioni durante il fascismo. Approderà a Castelfranco al termine della prima guerra mondiale e sarà in questo periodo che darà una svolta la sua visita. Comincia a lavorare in una piccola farmacia dove incontra e conosce la persona con la quale avrebbe costruito una famiglia, la sua Norma.
Tutto su Norma Ongarato, la madre di Tina Anselmi: un rapporto solido
Tina Anselmi costruì un rapporto davvero solido coi suoi genitori, in particolare con mamma Norma. Cosa sappiamo della genitrice della prima ministra donna? Proveniva da una famiglia operativa nel settore agricolo. Cresciuta sotto l’influenza dell’amata nonna, Tina assorbì i suoi lati caratteriali più incisivi, come la caparbietà, la determinazione, l’intraprendenza.
Benché il padre fosse socialista, portava con orgoglio la tessera del partito, la Anselmi era cresciuta in una famiglia cattolica e fece il suo percorso nella Gioventù femminile di Azione cattolica. Oltre a Tina, Ferruccio e Norma avevano messo al mondo altri tre figli, componendo quindi una famiglia molto numerosa.