Tra pochi giorni uscirà nelle librerie “La ragione e il buonsenso. Conversazione patriottica sull’Italia”, scritto a quattro mani da Ferruccio de Bortoli e Salvatore Rossi. L’ex direttore del Sole 24 Ore e del Corriere della Sera parlerà dei contenuti principali del volume durante la puntata odierna di Che tempo che fa, dove probabilmente non mancherà di fornire anche un commento sull’attualità politica ed economica, se il conduttore Fabio Fazio glielo chiederà. Nel libro gli autori non nascondono i problemi del nostro Paese, ma si dicono anche convinti che ci sia la possibilità di risollevarlo grazie alla forza del capitale sociale ed umano presente in Italia. Quello del capitale umano è del resto un tema caro a de Bortoli, che ha dedicato meno di un mese fa un articolo sui tanti giovani che lasciano il Paese su L’Economia, l’inserto del Corriere della Sera.
FERRUCCIO DE BORTOLI, L’INCONTRO A VARESE
Sabato prossimo, il 18 gennaio, de Bortoli parteciperà a un incontro dal titolo “Italia 2020, informazione, etica e responsabilità”, che si terrà a Varese presso il Centro Pastorale Paolo VI. Come ricorda varenews.it, l’incontro è stato organizzato in occasione della Festa di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti e dei comunicatori. All’incontro, che sarà coordinato da Gianfranco Fabi e introdotto da Walter Magni, responsabile dell’Ufficio comunicazioni sociali della Diocesi di Milano, parteciperà anche il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia, Alessandro Galimberti. L’intervista che de Bortoli ha invece realizzato per 7-Corriere a Vittorio Colao ha colpito Beppe Severgnini, in particolare per la fiducia nell’Europa che traspare in un momento in cui si è tornati per forza di cose a parlare di Brexit.
LE PAROLE SUL CASO ETRURIA
Uno dei recenti articoli di Ferruccio de Bortoli è stato invece dedicato alla Banca Popolare di Bari e ai prestiti a volte un po’ troppo facili che vengono concessi “ai soliti noti” che poi determinano i dissesti nei conti degli istituti di credito. “I poveri e disagiati sono debitori più affidabili di molti grandi e ricchi possessori di un merito di credito che è del tutto immeritato”, sono state le sue parole. Alla vigilia della nascita di una nuova commissione d’inchiesta sulle banche c’è da ricordare quanto de Bortoli scrisse nel suo libro “Poteri forti (o quasi)” che Maria Elena Boschi, allora ministra delle Riforme, nel 2015 chiese all’amministratore delegato di Unicredit Federico Ghizzoni di valutare l’acquisizione di Banca Etruria, di cui il padre era stato vicepresidente. Lo stesso Ghizzoni, ascoltato dalla prima commissione parlamentare d’inchiesta sulle banche, fornì la sua versione dei fatti in merito, che fu molto apprezzata dalla stessa Boschi, in quanto rimarcava come lei avesse solo chiesto informazioni.