L’ex candidato alla presidenza della regione Liguria, Ferruccio Sansa, è stato segnalato dalla polizia della procura di Genova per aver violato la quarantena fiduciaria. Il consigliere regionale sostenuto dal Partito Democratico e dal Movimento 5 Stelle, aveva comunicato pochi giorni fa di essersi chiuso in casa in isolamento in quanto la moglie e il figlio avevano contratto il coronavirus. Evidentemente qualcosa deve essere andato storto vista la segnalazione di cui sopra, ma è stato lo stesso Ferruccio Sansa a raccontarlo attraverso la propria pagina Facebook. La storia inizia con un preambolo doveroso: “Sono chiuso in casa da settimane – scrive il leader dell’opposizione ligure – perché nella mia famiglia ci siamo ammalati di Covid. Per evitare di esporre altre persone al contagio avevo deciso da subito di non uscire di casa, perfino prima di sapere i risultati dei tamponi. Ho chiesto ai parenti di venire a prendermi la spazzatura. La spesa la ordino al supermercato”. Ed ecco cosa è accaduto qualche sera fa verso mezzanotte: “Il cane appena preso al canile – prosegue il giornalista – manifesta inequivocabili esigenze fisiologiche. Lo accompagno nell’aiuola di casa. Il cane, che non era informato della quarantena, scappa perché casa nostra non ha un cancello. Lo chiamo, ma non si decide a rientrare”.
FERRUCCIO SANSA: “ESCO DI CASA E VEDO DUE AGENTI…”
A quel punto Ferruccio Sansa, con mascherina indossata correttamente, decide di inseguire il suo fido amico: “Esco sulla porta di casa. Recupero il cane e gli metto il guinzaglio”. Peccato però che nei paraggi vi fossero due agenti della polizia: “Mi mostrano il distintivo della Polizia – prosegue nel suo racconto Ferruccio Sansa – e mi dicono che stanno compiendo un sopralluogo per prevenire furti nelle case. Racconto che non so niente di furti: Da noi non sono venuti, siamo sempre in casa perché mio figlio è positivo al Covid… Anzi, per sicurezza mi stia lontano. Mi sono affacciato per colpa del cane che è scappato… ora mi scusi che devo rientrare… abito proprio qui”. Una conversazione che come spiega lo stesso, è avvenuta a tre metri dalla porta di casa sua, e che sembra finire lì. In seguito gli arriva una telefonata sempre della polizia: “Per avvertirmi che sono stato segnalato alla Procura per aver violato la quarantena. Sulla porta di casa. Senza che sul momento mi sia stato contestato nulla, né mi siano state richieste le generalità o qualsivoglia spiegazione. Il primo caso di persona che si autodenuncia nella storia del Covid. E poi dicono che lo Stato non funziona”.